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Offerta formativa in ingegneria: attivati quasi mille corsi

Si evince dal consueto rapporto del Centro Studi del Cni che prende in esame i numeri dell’anno accademico 2024-2025

Offerta formativa in ingegneria: attivati quasi mille corsi

Per l’anno accademico 2024-25 le università italiane hanno attivato 843 corsi di laurea attinenti in senso stretto agli studi ingegneristici, di cui 349 di primo livello e 494 di secondo livello. In realtà, il numero di corsi che, in base alla normativa vigente, rilasciano un titolo utile per sostenere gli esami di abilitazione alla professione di Ingegnere e Ingegnere iunior sfiorano il migliaio (996 per la precisione). Gli 843 corsi presi in esame non considerano le classi che offrono una preparazione più correlata ad altre aree disciplinari, come architettura e informatica. È quanto emerge dal consueto rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri dedicato all’offerta formativa in ingegneria.

Andando nel dettaglio, limitando l’osservazione ai soli corsi di primo livello, la classe L-9 Ingegneria industriale si conferma la più numerosa con 146 corsi, pari al 41,8% di tutti i corsi di primo livello, sebbene si rilevino 7 corsi in meno rispetto al 2022-23. Un ulteriore 36,1% è costituito dai corsi relativi al settore dell’informazione (sono stati attivati 126 corsi), mentre solo il 22,1% dell’offerta formativa di primo livello è dedicata ai corsi di laurea del settore civile ed ambientale (più nel dettaglio 62 corsi della classe L-7 Ingegneria civile ed ambientale e 15 della L-23 Scienze e tecniche dell’edilizia).

Per quel che riguarda i corsi di laurea magistrale, anche in questo caso il numero più consistente di corsi attiene al settore industriale con 147 corsi, pari a quasi un terzo dell’offerta formativa di secondo livello, ai quali si potrebbero aggiungere i 110 corsi degli altri indirizzi (LM-21 Ingegneria Biomedica, LM-25 Ingegneria dell’Automazione, LM-31 Ingegneria Gestionale e LM-26 Ingegneria della Sicurezza), il cui titolo di laurea permette l’accesso agli esami di abilitazione professionale sia per il settore industriale che per quello dell’informazione. Rispetto ai corsi di primo livello, aumenta la quota di corsi di laurea magistrale del settore civile ed ambientale, i quali, anche per la presenza dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in architettura e ingegneria edile-architettura, arrivano a costituire circa un quarto dell’intera offerta formativa di secondo livello: 120 corsi, 3 in più dei 117 degli indirizzi del settore dell’informazione.

La graduatoria per classe di laurea magistrale resta pressocché inalterata rispetto al passato: ancora una volta, infatti, le classi di laurea LM-33 Ingegneria meccanica, LM-32 Ingegneria informatica e LM-23 Ingegneria civile risultano le più diffuse comprendendo, da sole, oltre un terzo di tutti i corsi di laurea magistrale ingegneristici.

L’intera offerta formativa in ingegneria risulta compresa in sole 4 classi di laurea e 20 di laurea magistrale (compresa quella a ciclo unico), anche se le denominazioni dei corsi sono centinaia, con l’erogazione sempre più diffusa di corsi di laurea in lingua inglese, in particolar modo tra quelli di laurea magistrale dove i 160 corsi in inglese costituiscono quasi il 35% del totale.

Per finire, come emerso anche nelle precedenti indagini, l’offerta formativa ingegneristica risulta ancora una volta molto diffusa su tutto il territorio nazionale, tanto che sono ben 61 gli atenei (tra tradizionali e telematici) ad offrire almeno un corso di laurea ingegneristico tipico. Il numero arriva a 70 allargando il conteggio a tutti i corsi di laurea che forniscono un titolo utile per l’accesso agli esami di abilitazione professionale. Considerando solo i corsi “tipici”, i due Politecnici di Milano e di Torino si collocano ancora una volta in cima alla graduatoria degli atenei con, rispettivamente, 47 e 46 corsi di laurea e laurea magistrale, seguiti, a ruota, dall’Università “La Sapienza” di Roma e dalla “Federico II” di Napoli: i quattro atenei citati arrivano ad offrire complessivamente un quinto di tutti i corsi ingegneristici in Italia. Se da un lato, dunque, si assiste ad una elevata concentrazione di corsi nei grandi atenei, dall’altro si rileva una elevata frammentazione dell’offerta formativa in molti atenei di dimensioni medio-piccole, tanto che la restante metà dei corsi è distribuita in ben 48 diverse università.

Nota Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti.

 

 

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