Quattro ingegneri italiani alle giornate di studio del progetto concreto a Madrid
Al centro la formazione in tema di diagnostica, riparazione e restauro di opere in cemento armato.
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Sono iniziate ieri a Madrid le attività di studio e le visite tecniche nell’ambito del Progetto Concreto che ha come capofila la Fondazione Pier Luigi Nervi ed ha lo scopo di formare figure tecniche di diverso tipo nell’ambito della diagnostica, della riparazione e del restauro di opere in cemento armato. Del progetto fa parte la Fondazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri per conto dello stesso CNI. Alle attività di studio dei materiali ed alle visite tecniche che si svolgeranno questa settimana a Madrid partecipano gli Ingegneri Alba Hyseni, Giacomo Scrinzi, Dario Comunian e Marco Verbena, che all’inizio di quest’annohanno superato una selezione per titoli su un totale di 21 candidature segnalate degli Ordini territoriali. Il percorso formativo, dopo avere avuto avvio a fine gennaio 2025 con una serie di giornate formative e di confronto tra i partecipanti, prosegue, in modo sempre più coinvolgente, attraverso una serie di incontri con professionisti esperti e visite guidate presso strutture su cui sono stati operati interventi conservativi. A guidare in questa fase le attività sarà prestigiosa l’Università Politecnica di Madrid insieme alle associazioni di rappresentanza degli Architetti e degli Ingegneri spagnoli.
“Siamo orgogliosi – afferma il Presidente del Cni Angelo Domenico Perrini – della partecipazione dei nostri ingegneri alle attività operative del progetto Concreto e siamo certi che essi sapranno dare il loro contributo ad un dibattito importante per la nostra categoria professionale, come quello della conservazione di strutture in cemento armato, che si interseca con molte altre questioni di ordine tecnico come quello della sicurezza, del riutilizzo dei materiali e della sperimentazione di materiali sempre più performanti e eco compatibili. Sostenere economicamente questi 4 giovani professionisti è per il CNI un piccolo seme che ci auguriamo diventi presto una grande pianta sui cui certamente vogliamo continuare ad investire”.
“Siamo sempre più entusiasti del nostro coinvolgimento, per il tramite della Fondazione CNI, al progetto Concreto – aggiunge Sandro Catta, Consigliere Nazionale CNI e componente del Comitato scientifico del progetto – che, attraverso il confronto con molti colleghi stranieri ci permette di porre attenzione ad uno dei temi del futuro dell’Ingegneria, ovvero quello del ripristino e della conservazione del cemento armato. Poiché ci viene sempre più richiesto di osservare criteri di sostenibilità ambientale, il progetto Concreto propone una serie di pratiche finalizzate al rispetto di tali principi. L’obiettivo del CNI, per i prossimi mesi, sarà di allargare al maggior numero di iscritti i contenuti formativi che attualmente nel progetto Concreto sono destinati ad un numero ristretto di allievi. Già a fine gennaio abbiamo avuto l’occasione di aprire una delle sezioni formative del progetto a tutti i nostri iscritti interessati. Stiamo lavorando su questa strada. Grazie ai colleghi spagnoli per aver accolto i nostri studenti con grande entusiasmo. Il nostro ringraziamento va infine alle infaticabili ed intelligenti coordinatrici del progetto, Elisabetta Margiotta Nervi e Irene Matteini”.
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