Sostenibilità socioeconomica delle opere di ingegneria
Cni e Ance chiedono un approccio integrato.
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Se ne è discusso in occasione della 1° Giornata Nazionale dell’Ingegneria Economica, organizzata dal Cni e da Ance. Hanno partecipato, tra gli altri il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e il Capo Dipartimento per le opere pubbliche e politiche abitative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Calogero Mauceri
Una giornata pensata per discutere della sostenibilità socio-economica nella realizzazione e nella gestione delle opere di ingegneria. Un approccio integrato e misure concrete per affrontare un importante cambio di paradigma attraverso la partnership, uno dei cinque concetti chiave del programma d’azione Agenda 2030. Questo e molto altro è stata la 1a Giornata Nazionale dell’Ingegneria Economica tenutasi oggi a Roma. L’evento è stato organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili, nell’ambito delle sinergie sviluppate nel tempo tra le due istituzioni.
Nel suo intervento introduttivo il Presidente del Cni Angelo Domenico Perrini ha anticipato i temi forti della discussione: esercizio della professione e attività di impresa, principio della fiducia nel nuovo codice, valutazioni immobiliari, sostenibilità degli interventi, casi di partenariato pubblico e privato nel social housing. Quindi si è espresso così: “Sui grandi temi che riguardano lo sviluppo del Paese, in particolare la transizione energetica, la transizione digitale, la sostenibilità edilizia e la rigenerazione urbana è fondamentale la discussione e il confronto, avendo come obiettivo l’innovazione. Poi c’è la questione centrale della corretta remunerazione del lavoro e delle prestazioni professionali, senza la quale è impossibile garantire efficienza e qualità delle opere realizzate. In Italia le remunerazioni sono molto lontane da quelle praticate in Europa, dove i costi dei servizi di ingegneria pesano per circa il 30% del costo delle opere. Dobbiamo riportare le remunerazioni a livelli che siano in linea con gli obiettivi di qualità e sostenibilità previste anche nel Codice dei Contratti. Su questo punto, in particolare la difesa dell’Equo compenso, ci aspettiamo sostegno da parte dei nostri partner, nell’interesse di tutti”.
“Con questa giornata vogliamo fare un passo avanti per unire ingegneria ed economia perché oggi ci viene richiesto di realizzare progetti sempre più complessi e che siano sostenibili dal punto di vista non solo ambientale ma anche economico. Ma per gestire questa complessità serve una cassetta degli attrezzi con tutti gli strumenti che integrino i due aspetti. Nella realizzazione di un’opera la stretta collaborazione tra imprese e progettisti si traduce nella fattibilità nei tempi e nel rispetto del budget dei costi”, ha dichiarato il Vicepresidente Ance, Massimo Angelo Deldossi.
Alla giornata è intervenuto anche il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto. “Siamo interessati – ha detto – a sviluppare assieme ai professionisti tutte quelle idee che possano portare un beneficio alla collettività. Il ruolo dei professionisti è fondamentale perché contribuiscono alla riduzione del gap tra pubblico e privato. In questo senso il tema di questa giornata, l’ingegneria economica, riveste una particolare complessità. Il Nuovo Codice dei Contratti contiene dei principi che devono farci riflettere: risultato e fiducia. Noi stiamo procedendo verso l’abolizione del reato di abuso di ufficio perché la paura da parte dei tecnici della P.A. di apporre una firma rappresenta un forte freno ed alimenta una sorta di burocrazia difensiva. Il che si traduce in un danno per i cittadini. Dobbiamo costruire un clima di fiducia tra cittadini, funzionari pubblici ed operatori”.
“Un’opera pubblica che arriva fuori tempo massimo può risultare inutile. Per evitare questo serve una stretta cooperazione tra imprese, professionisti ed amministrazioni pubbliche”. Così si è espresso Calogero Mauceri, Capo Dipartimento per le opere pubbliche e politiche abitative del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sul Piano Casa ha poi aggiunto: “Il nostro patrimonio edilizio è caratterizzato in larga misura da piccole difformità che ostacolano la vendita e la locazione degli immobili. Non siamo di fronte a un condono né a una sanatoria, ma soltanto ad una regolarizzazione”. Poi sull’edilizia residenziale pubblica: “Abbiamo bisogno di dare nuova linfa alla risposta alla forte domanda abitativa che, attualmente, ammonta a circa 350mila e non è soddisfatta. Esiste un ampio patrimonio pubblico che va valorizzato e vanno approfondite le sperimentazioni in tema di social housing. Anche dalla rigenerazione urbana possono arrivare delle risposte: si possono recuperare aree che necessitano di riqualificazione da utilizzare per la costruzione di nuovi alloggi”.
Ippolita Chiarolini, Consigliera del CNI delegata all’ingegneria economica, ha inquadrato il tema della giornata, anche nello sviluppo delle tavole rotonde previste dal programma. “L’ingegneria economica nasce negli anni ’70 e può essere definita come l’applicazione di principi multidisciplinari e tecniche per la fattibilità e la valorizzazione dei progetti, per le pratiche di stima e di controllo dei costi, applicando i principi di profittabilità, di pianificazione e di gestione di investimenti, nonché di management – ha detto -. La comunità degli ingegneri italiani vuole essere un’istituzione efficace affinché le opere di ingegneria siano valorizzate e riconosciute per quello che sono, un bene comune che soddisfa i bisogni delle persone.
“Oggi abbiamo un’importante opportunità di confronto e di condivisione tra Pubbliche Amministrazioni, progettisti, costruttori, organismi ed enti coinvolti nella realizzazione delle opere d’ingegneria e per la valorizzazione degli immobili. La discussione verte su fiducia, sostenibilità ed ESG quale fattore critico di successo, sulle valutazioni economiche degli immobili, parliamo di casi successo di collaborazioni pubblico-private, di contabilizzazione pubblica degli investimenti e di possibili percorsi di miglioramento nell’ottica di predisporre proposte per diffondere e ampliare la cultura dell’ingegneria economica: un percorso di crescita verso un incremento della qualità dei progetti in un’ottica di economicità ed efficienza, per l’effettiva creazione di valore”.
I lavori sono proseguiti con una sessione dedicata all’approfondimento del principio della fiducia contenuto nel nuovo Codice dei Contratti ed una alle valutazioni immobiliari e sostenibilità. A seguire una tavola rotonda ha affrontato il tema delle opportunità derivanti dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Nel pomeriggio una terza sessione di lavori è stata dedicata ai casi di successo della collaborazione pubblico-privato in ambito di social housing. La sessione successiva ha approfondito il tema della contabilizzazione degli investimenti, mentre l’ultimo approfondimento è stato dedicato al partenariato pubblico-privato in ambito sanitario.
L’evento del Cni e Ance ha goduto del patrocinio di Ministero della Giustizia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anci, Fiaso, Federcostruzioni, Federmanager, Siais e Aice.
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