Ruolo unico caos e disparità.
Si è così innescata una dinamica che svaluta il significato della formazione, crea disparità tra professionisti in condizioni simili e alimenta un clima di incertezza giuridica e operativa.
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Lo Snami lo aveva detto con chiarezza fin dall’inizio: l’introduzione del ruolo unico per i medici in formazione, senza un impianto normativo chiaro e condiviso, avrebbe generato confusione, disuguaglianze e criticità organizzative. Oggi, purtroppo, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
La scelta di alcune ASL di stipulare contratti a tempo indeterminato con medici che avevano già una convenzione in essere durante il corso di formazione contraddice lo spirito stesso del percorso formativo, che dovrebbe garantire una progressiva integrazione nel sistema sanitario.
Lo Snami, per queste stesse ragioni, non aveva firmato inizialmente la nuova convenzione, denunciando fin da subito il rischio di una gestione disomogenea e caotica. Oggi i timori si sono trasformati in realtà.
Ribadiamo con forza la necessità di regole chiare, di un riconoscimento pieno e coerente del valore formativo, e di una gestione uniforme a livello nazionale.
Solo così sarà possibile garantire equità tra i colleghi e tutelare l’efficienza del nostro sistema sanitario.
Comunicato Snami
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