Anno: XXVI - Numero 63    
Lunedì 31 Marzo 2025 ore 14:00
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Covid19. Ignorato il sacrificio dei medici di famiglia.

Il sacrificio di centinaia di medici deceduti a causa della pandemia avrebbe dovuto spingere la parte pubblica a intervenire per il riconoscimento dell'infortunio sul lavoro ai Mmg.

Covid19. Ignorato il sacrificio dei medici di famiglia.

“Stiamo per lanciare una petizione pubblica per supportare una proposta legislativa di modifica del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza, che punti al riconoscimento dell’infortunio sul lavoro per i medici di medicina generale”. Lo ha annunciato Pina Onotri, segretario generale dello Smi, nella Giornata della Memoria per le vittime della pandemia del 18 marzo. “La tragedia del Covid-19 – ricorda – in Italia ha causato centinaia di migliaia di morti e tra questi quasi 400 medici italiani, di cui più della metà medici di famiglia, a seguito del loro lavoro nell’assistenza ai pazienti. Una catastrofe umana e sociale. Il sacrificio di centinaia di medici deceduti a causa della pandemia avrebbe dovuto spingere la parte pubblica a intervenire per il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro ai medici di medicina generale a seguito di contagio da Covid-19, ma così non è stato”. Da qui la petizione.

“Contiamo di raccogliere migliaia di firme – auspica Onotri – affinché ai medici di famiglia, nell’esercizio delle loro funzioni, che contraggono una malattia a seguito del contagio di un virus che produca la morte, l’inabilità permanente o l’inabilità assoluta temporanea per più di 3 giorni sia riconosciuto l’infortunio sul lavoro e che sia classificato come derivato da una causa violenta”. Incalza la leader sindacale: “Non si può più tollerare questa discriminazione, per questo occorre uno strumento normativo adeguato che riconosca ai medici di medicina generale le tutele previste per tutti gli altri lavoratori. I medici di famiglia devono poter usufruire del riconoscimento da parte dell’Inail dell’infortunio sul lavoro e degli indennizzi economici adeguati nel caso di decesso dovuto a cause di lavoro, come quella da contagio da virus”.

Doctor33

 

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