Per la Federazione degli Ordini dei Medici la quarta dose di vaccino agli anziani va fatta subito
Filippo Anelli, presidente della Fnomceo: “C’è un interesse da parte di più nazioni a fare la quarta dose soprattutto nei più fragili, gli ultraottantenni e gli ultrasettantenni. E credo che, se i numeri dei contagi continuano a essere così elevati, bisognerà avviare questa campagna adesso”.
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“C’è una spinta internazionale sulla quarta dose di vaccino anti-Covid. E fa bene il ministro della Salute, Roberto Speranza, a coordinarsi con i suoi pari europei per decidere una strategia comune. Non ha senso fare corse a chi è più bravo, a chi arriva prima. C’è un interesse da parte di più nazioni a fare la quarta dose soprattutto nei più fragili, gli ultraottantenni e gli ultrasettantenni. E credo che, se i numeri dei contagi continuano a essere così elevati, bisognerà avviare questa campagna adesso”, non in autunno. A dirlo all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), secondo cui le infezioni delle ultime settimane rendono necessaria un’accelerazione di un ennesimo richiamo vaccinale almeno per i soggetti più esposti alle conseguenze gravi della malattia.
A questo proposito, comunque, il Ministro della Salute Roberto Speranza nei giorni scorsi ha spiegato che una decisione potrebbe arrivare presto ed essere univoca in tutta Europa: “La Germania – ha detto giovedì, nel corso di un question time – ha dato un’indicazione di quarta dose sopra i 70 anni, in Francia è stata indicata per gli over 80, agli over 75 in Gran Bretagna e agli over 50 in Usa. Martedì ho chiesto ai miei colleghi europei di non procedere in ordine sparso ma di valutare un solo orientamento da tenere in tutti i Paesi, sulla base dell’evidenza scientifica. Alla mia proposta hanno risposto positivamente”. Per Speranza l’obiettivo europeo sulla quarta dose dei vaccini è “arrivare entro sette giorni ad una proposta unitaria su questa materia”, sentiti Ecdc ed Ema, aggiungendo che “queste scelte non sono di natura politica ma di natura scientifica”. E in merito alla necessità di effettuare uno screening prima di sottoporsi alla quarta dose, per valutare se il soggetto abbia già un suo patrimonio anticorpale immunizzante, il Ministro della Salute è stato chiaro: “Il nostro Cts ha più volte detto che non è sufficiente il titolo anticorpale per valutare la risposta immunitaria di una singola persona, sarà un tema su cui dovremo ancora consultarci con la nostra comunità scientifica”.
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