Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Quotidiana escalation di violenza contro il personale sanitario

Aggressione a un medico di famiglia a Cagliari e nel napoletano.

Quotidiana escalation di violenza contro il personale sanitario

L’episodio di Cagliari, dove un medico di famiglia è stato aggredito da un paziente e gravemente ferito riportando cinquanta giorni di prognosi ,riporta l’attenzione alle aggressioni quotidiane che il personale

sanitario subisce nel nostro paese. Analogo episodio per un medico di continuità assistenziale a Melito in provincia di Napoli. “Situazione intollerabile-commenta Angelo Testa (presidente nazionale Snami).Solo una settimana ad oggi per l’episodio di Foggia dicevo con chiarezza che della solidarietà non ce ne facciamo nulla se non vengonoprese misure forti e immediate per contrastare questo clima di pericolo e aggressioni. La vita del Medico non può essere messa in pericolo mentre compie la sua missione di assistere i malati.”

“L’episodio di Cagliari-commenta Domenico Salvago, vice presidente nazionale Snami – avvenuto nella mia città è solo la punta dell’iceberg di una situazione diffusa e generalizzata di pressioni quotidiane che subiamo e che nella stragrande maggioranza dei casi non emerge e non viene denunciata , ma subdola ,continuativa e vigliacca.

Altro parodosso ,oltre il danno la beffa, è che il collega oltre i gravi danni fisici e psicologici subiti non troverà sostituto e dovrà rientrare al lavoro anche se non guarito. “Ciò che è successo nella mia provincia-dice Gennaro Caiffa, vicesegretario nazionale Snami ,dove un Collega è stato aggredito ed ha riportato un trauma cranico e varie altre lesioni è sinonimo del clima che si è creato del nostro paese.”

I Soloni dell’informazione -conclude Angelo Testa- che danno addosso ai Medici di famiglia accusandoli di non rispondere al telefono e di non farsi trovare ,in buona sostanza di lavorare poco,la politica che pensa di deportare i Medici nelle case di comunità ,sono la sintesi di come si vuole

sotterrare il SSN per far posto al privato ed al businnes che lo circonda”.

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