Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Dal 'senior co-housing' vantaggi per anziani e giovani

Notai: nel 2041 over65 saranno il 60% delle persone sole.

Dal 'senior co-housing' vantaggi per anziani e giovani

l Consiglio nazionale del Notariato, nel corso di un’audizione questa mattina nella Commissione Sanità e Lavoro del Senato che sta esaminando lo schema di decreto legislativo riguardante le politiche in favore delle persone anziane, ha evidenziato i vantaggi “dell’abitare condiviso”, dando la disponibilità della categoria al legislatore per costruire “un modello più ampio possibile di tutela per tutti i soggetti fragili, o meno fragili”. In particolare, come illustrato dalla consigliera nazionale Alessandra Mascellaro, le potenzialità del ‘senior co-housing’ vanno dal realizzare “l’abitare condiviso, ma con le funzioni essenziali in autonomia per ogni anziano” all’azzeramento del consumo del suolo, “oltre a essere una leva per la rigenerazione urbana e per il rilancio dell'”industria edilizia di qualità”, attraverso opere diffuse di riqualificazione ecosostenibile degli immobili residenziali e il riuso del patrimonio costruito, attuati sulla base di atti di pianificazione, o programmazione regionale o comunale”, fino al “miglioramento della qualità di vita degli anziani, perché si ottiene un risparmio fino al 30% dei costi di vita, si ha maggiore sicurezza personale, migliore assistenza alla persona anziana e socialità diffusa”. A seguire, “nella declinazione della coabitazione intergenerazionale” si ha pure la chance di “integrare giovani in condizioni svantaggiate”.

    Per il Notariato, dunque, “sarebbe opportuno inserire la previsione legislativa di uno schema contrattuale nuovo, che possa raccogliere le molteplici istanze sociali”, e gli esponenti della categoria professionale potranno “contribuire, con la propria opera, a consigliare e dare certezza al rapporto di convivenza che si andrà a creare”.

    Mascellaro, infine, ha ricordato gli esiti di una ricerca, in base alla quale “l’80,4% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano”, e “nel 2041 gli over 65 anni saranno il 60% del numero totale di persone sole”.

 

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