DL semplificazioni, OICE: “Mentre le gare crollano drammaticamente, si regalano quote di mercato ai professori universitari”
Dura presa di posizione contro la norma approvata in Commissione che liberalizza gli affidamenti a professori e ricercatori a tempo pieno, mentre le gare di progettazione di agosto registrano un forte calo
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L’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura, commenta con particolare disappunto l’emendamento all’art. 19 del decreto Semplificazioni approvato in commissione al Senato che sembra liberalizzare del tutto l’attività di consulenza svolta dai docenti e dai ricercatori a tempo pieno: “Stiamo analizzando – afferma il Presidente OICE Gabriele Scicolone – i primi dati sull’andamento delle gare di progettazione di agosto che, dopo il calo di luglio, registrano come era da attendersi un’ulteriore riduzione del 25% del numero delle gare e un vero drammatico crollo dell’importo, vicino all’80% rispetto al mese precedente. In questa situazione di contrazione del mercato, figlia anche della norma che a metà luglio ha fissato a 150mila euro la soglia per gli affidamenti diretti, appare surreale che si vada a garantire a chi non opera sul mercato di acquisire liberamente – cioè senza vincoli di alcun genere – incarichi di consulenza, ovviamente in via fiduciaria e diretta, togliendoli dal mercato. Si tratta di una scelta che appare beffarda e iniqua rispetto a tutti gli studi e società che, con fatica e spirito indomito, cercano di sopravvivere in questo difficile periodo, ma anche controproducente per gli effetti negativi che potrà recare alla didattica. Chiediamo al Governo che si faccia di tutto per impedire che la norma diventi legge e, se del caso, di cancellarla al più presto partendo dalla disposizione del 2010 che oggi appare a sua volta anacronistica e penalizzante per chi fa la professione organizzata. Ad ognuno il suo ruolo: chi insegna insegni, chi fa professione sia messo in condizione di svolgerla”.
La norma in questione (presentata dalla Lega) modifica l’articolo 19 del decreto semplificazioni chiarendo, con una norma di “interpretazione autentica” della legge 240710 (art. 10, comma 6), che “è liberamente consentito, indipendentemente dalla retribuzione, lo svolgimento di attività extraistituzionali realizzate in favore di privati, enti pubblici ovvero per fini di giustizia, purché prestate, quand’anche in maniera continuativa, non in regime di lavoro subordinato e in mancanza di un’organizzazione di mezzi e di persone preordinata al loro svolgimento”.
Più in generale per l’OICE il giudizio sul decreto semplificazioni è duplice: “Abbiamo salutato con piacere l’approvazione della norma proposta dai senatori Santillo, D’Arienzo, Vono, Coltorti e altri e approvata a larga maggioranza dalla Commissione, con il parere favorevole del sottosegretario Margiotta, che riduce a 75mila la soglia per gli affidamenti diretti nei servizi di ingegneria e architettura. Ci auguriamo che già a ottobre si possano vedere gli effetti positivi di questa modifica, visto come sono andati i mesi di luglio e agosto. Siamo soddisfatti delle norme del decreto, non modificate, relative alle cauzioni provvisorie, all’obbligo di aggiudicazione delle gare e di attivazione degli accordi quadro da noi richieste. Rimangono però alcune criticità sull’ampio livello di deroghe al codice anche per la gare sopra soglia UE e sulla possibilità di attuare effettivamente incisivi interventi di rigenerazione urbana. Valuteremo il testo finale e vedremo se chiedere ulteriori interventi a tutela del mercato e dell’efficienza del sistema.”
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