Nel bimestre luglio-agosto frenata delle gare di ingegneria e architettura: -69,2% in numero e -71,0% in valore sul bimestre precedente
Lupoi Oice “Il calo è fisiologico, dopo il boom di giugno e la novità del codice che, però, va coordinato con la legge sull’equo compenso e modificato sui requisiti di accesso alle gare”
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Dopo la sensibile battuta di arresto di luglio, le gare per servizi tecnici ad agosto si riducono ai minimi storici: solo 98 bandi (-77,8% su agosto ‘22), il numero più basso dall’inizio della rilevazione dell’Osservatorio Oice nel 1996, per 175,4 milioni (-34% sul 2022) che diventano 216 aggiungendo la progettazione esecutiva degli appalti integrati.
Rispetto al precedente mese di luglio le gare diminuiscono del 41,3% in numero e del 18,1% in valore. Se luglio non era andato bene, quindi, agosto è andato anche peggio. Le gare per tutte le tipologie di servizi tecnici sopra soglia UE (215.000) sono 53, il numero mensile più basso degli ultimi sei anni, frutto probabilmente anche di un marcato ricorso alla suddivisione artificiosa per rientrare nella fascia degli affidamenti diretti (fino a 140.000 euro).
Nei due mesi estivi di luglio-agosto le gare per progettazione pura sopra i 140.000 euro pubblicate secondo il nuovo codice degli appalti entrato in vigore a luglio, sono state soltanto 33: 2 a luglio e 31 ad agosto. La maggiore parte delle gare di progettazione (22 su 33) sono sempre con OEPV e richiesta di ribasso unico (compensi e spese); soltanto una gara è stata emessa con prezzo fisso e ribasso solo sulle spese, secondo alcuni orientamenti applicativi della legge 49 sull’equo compenso.
Sempre nel bimestre estivo per tutti i servizi tecnici il numero dei bandi arriva appena a 265, contro gli 860 del bimestre precedente di maggio-giugno con un calo del 69,2%, e il valore si ferma a 389,5 milioni, contro i 1.341,7 milioni del precedente bimestre, -71,0%.
Per quanto riguarda le procedure PNRR per servizi tecnici e appalti integrati, nel bimestre estivo di luglio-agosto, le gare sono state 366 (-39,5% sul bimestre precedente), per 192 milioni di servizi tecnici (-60,3%) e 3 miliardi circa di lavori (-73% dato che conferma quindi la brusca riduzione di agosto anche per i lavori).
Nei primi otto mesi del 2023 il mercato dei servizi di architettura e ingegneria torna in campo negativo, i bandi sono stati 2.604 con un valore di 2.915,6 milioni di euro, -27,1% in numero e -6,4% in valore sui primi otto mesi del 2022. Se si guarda alle procedure di sola progettazione in 8 mesi sono stati 1.467 bandi per 1.072,4 milioni (-36,7% in numero e -18,1% sul 2022).
“Come avevamo previsto, e come successo in passato ad ogni profonda modifica legislativa, l’entrata in vigore nel mese di luglio del nuovo codice degli appalti ha prodotto un’accelerazione nei mesi precedenti ed una pausa nel mercato – ha dichiarato Giorgio Lupoi, Presidente OICE, a commento dei dati dell’osservatorio. Siamo ancora nell’ambito di un calo fisiologico, anche se particolarmente rilevante, soprattutto per agosto che accentua la riduzione ma al momento ancora in linea con una proiezione finale che porterebbe, se i prossimi mesi le gare riprenderanno l’andamento usuale, ad un valore finale di circa 4 miliardi quasi analogo al risultato record dello scorso anno che aveva registrato una fortissima spinta dovuta alle gare PNRR letteralmente esplose e sempre rilevanti anche in questo bimestre. Il problema dell’attuazione della legge sull’equo compenso non ha certamente aiutato visto che sono state avanzate tesi, frutto di letture poco attente, sulla necessità di svolgere gare solo a prezzo fisso, a nostro avviso tesi incompatibili rispetto ai principi europei della concorrenza e del mercato. Confidiamo che il buon senso prevalga e che dal Governo e dai Ministeri competenti arrivino utili chiarimenti. Rinnoviamo inoltre l’invito alle stazioni appaltanti ad applicare il bando-tipo che abbiamo messo a disposizione sul nostro sito e quindi a richiedere requisiti su dieci anni e non su tre così da rendere effettivo l’accesso al mercato da parte delle piccole e medie imprese, come peraltro lo stesso codice appalti auspica. Al momento solo 5 stazioni appaltanti su 33 lo hanno fatto per affidamenti di progettazione e ci auguriamo che questa tendenza aumenti nei prossimi mesi.”
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