L’ex vertice dei medici di Padova e il buco di 150mila euro nei conti del sindacato.
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Novità nella vicenda relativa a Domenico Crisarà, ex presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Padova, che dal febbraio dello scorso anno è indagato dalla Procura cittadina per appropriazione indebita a causa di un ammanco di circa 150 mila euro nelle casse della sezione locale della Fimmg – Federazione italiana medici di medicina generale (di cui è stato segretario per 14 anni, ovvero fino alle dimissioni presentate nel novembre del 2023). Venerdì 21 marzo la guardia di finanza ha compiuto una doppia perquisizione sia nella sede padovana del sindacato che a casa del medico, sequestrando una serie di camicie, cravatte e profumi: per gli investigatori, infatti, il dottor Crisarà avrebbe speso e prelevato da due differenti conti correnti della Fimmg 88 mila euro, «buco» peraltro comprovato dalla stessa Federazione durante l’approvazione del rendiconto di gestione relativo al 2023. Stando a quanto appurato sin dalle prime fasi delle indagini, la cifra totale sarebbe suddivisa in 60 mila euro legati a varie movimentazioni di denaro tra prelievi agli sportelli Bancomat e bonifici relativi a rimborsi spese – con questi ultimi, finiti nel conto di Domenico Crisarà, che non sarebbero stati approvati dal direttivo Fimmg – e altri 28 mila euro (di cui 8 mila potrebbero però essere giustificati) di «spese varie», ovvero non connesse alla funzionalità della Federazione.
Secondo gli inquirenti, con tale denaro il dottor Crisarà avrebbe pagato abbonamenti alle piattaforme Netflix e Amazon Prime nonché fatto spese in pasticcerie, gioiellerie e negozi di abbigliamento: da qui il sequestro dei capi di vestiario e dei profumi. Il prosieguo delle indagini, coordinate dai Pm Marco Brusegan e Roberto D’Angelo, ha poi portato a scoprire che l’ammanco totale dalle casse della Fimmg ammonterebbe a quasi 150 mila euro. L’avvocata Elisabetta Costa, legale di Domenico Crisarà, ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame chiedendo il dissequestro di camicie e cravatte, mentre il medico ha commentato gli ultimi sviluppi con una breve nota: «Il sopralluogo da parte della Guardia di Finanza nel mio domicilio e nella sede della Fimmg di Padova è avvenuto il giorno venerdì 21 marzo. Il sopralluogo si è svolto in mia assenza e colgo l’occasione per ringraziare la Guardia di Finanza per il tatto e la correttezza con cui hanno svolto il loro compito. Sono perfettamente consapevole che si tratta di atti dovuti, e sono fiducioso che questo atto contribuirà a fare chiarezza sulla vicenda che mi ha coinvolto».