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Dal decreto semplificazioni nuove opportunità per il futuro dei giovani che guardano alla professione di perito industriale

Esposito. In attesa che si completi la riforma delle lauree triennali

Dal decreto semplificazioni nuove opportunità per il futuro dei giovani che guardano alla professione di perito industriale

In attesa che si completi la riforma delle lauree triennali –che dovrà assicurare quel necessario collegamento tra formazione e professione- e che entrino a pieno regime i percorsi professionalizzanti abilitanti, prevedere l’accesso ai nostri albi con il diploma ancora per tre anni vuol dire mettere i giovani nelle condizioni di poter cogliere al meglio le opportunità del Pnrr

“Grazie al decreto semplificazioni si aprono nuove opportunità di lavoro per i giovani tecnici”. Questo il commento di Giovanni Esposito, presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati, all’indomani della fiducia da parte del Governo sul decreto legge 31 maggio 2021 n. 77, il cosiddetto “Semplificazioni bis” che contiene un ricco elenco di semplificazioni necessarie per attuare il Piano nazionale di riforma e resilienza.

“Finalmente siamo davanti a un provvedimento che interviene concretamente sulla semplificazione di molte procedure amministrative, ma anche sulle modalità di accesso al mondo del lavoro, garantendo, per quanto riguarda i periti industriali, la possibilità per i giovani diplomati degli istituti tecnici di iscriversi all’albo di categoria fino al 2024 e non solo al 2021. In attesa che si completi la riforma delle lauree triennali –che dovrà assicurare quel necessario collegamento tra formazione e professione- e che entrino a pieno regime i percorsi professionalizzanti abilitanti, prevedere l’accesso ai nostri albi con il diploma ancora per tre anni vuol dire mettere i giovani nelle condizioni di poter cogliere al meglio le opportunità del Pnrr”.

Il dl, dice ancora Esposito, pone, infatti, le basi per far avanzare velocemente le opere previste nel Pnrr eliminando tutte quelle problematiche che potrebbero ritardare gli investimenti e l’attuazione dei progetti. Basti pensare per esempio che gli interventi previsti per l’efficientamento energetico (Superbonus), potranno essere realizzati semplicemente con una Cila, Comunicazione di inizio lavori asseverata piuttosto che con la presentazione dell’attestazione di stato legittimo, particolarmente complessa e onerosa. “L’eliminazione di questo passaggio”, commenta ancora il numero uno dei periti industriali, “comporta inoltre un grande risparmio di spesa per tutti gli adempimenti burocratici, fondi che possono essere riutilizzati in progettazione e realizzazione degli interventi”.

I periti industriali guardano con favore anche al taglio dei tempi per le procedure autorizzatorie necessarie per la banda ultra larga: da 250-300 giorni a un massimo di 90 giorni decorsi i quali matura il silenzio assenso o può essere esercitato il potere sostitutivo, così come sono “molto positive” anche tutte le altre agevolazioni che accelerano gli investimenti per la green economy attraverso la semplificazione delle pratiche autorizzative con riferimento alle fonti rinnovabili, alle infrastrutture energetiche, agli impianti di produzione e accumulo di energia elettrica. Nel prossimo triennio dovremo trasformare complessivamente e in profondità il nostro Paese e per per dare senso all’ambizioso programma di rigenerazione che il Governo, tramite il decreto semplificazioni bis, vuole portare a compimento, serviranno tecnici qualificati e chiamati a svolgere tutte quelle attività in cui dovranno concretizzarsi gli investimenti del Pnrr. Le sfide sono numerose e impegnative, ma possono rappresentare una grande opportunità per chi è già iscritto all’albo dei Periti Industriali ma anche per i giovani diplomati che attraverso l’iscrizione potranno presidiare molte aree strategiche che il Piano intende incentivare”.

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