Anno: XXV - Numero 216    
Lunedì 25 Novembre 2024 ore 13:30
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Ottima la proposta di tutela per le professioniste madri

I sindacati dei commercialisti promuovono l’emendamento de Bertoldi (FdI) per i figli malati

Ottima la proposta di tutela per le professioniste madri

Le associazioni dei commercialisti Adc, Aidc, Anc e Ungdcec guardano “con soddisfazione e speranza” all’emendamento alla Legge di Bilancio 2023, presentato dall’onorevole Andrea de Bertoldi (FdI), che “prevede per le professioniste lo slittamento dei termini quando si trovino nelle condizioni di dover assistere un figlio sottoposto ad un ricovero d’urgenza o colpito da una malattia grave”, perché “si tratta della logica estensione del diritto al rinvio dei termini delle scadenze per il professionista in caso di malattia o infortunio, ottenuto lo scorso anno sempre grazie alla battaglia condotta dallo stesso de Bertoldi”, allora senatore.

Positivo, scrivono ancora i sindacati dei professionisti, che “il sostegno a questo provvedimento di civiltà arrivi anche da parte del ministro per le Pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella, nella certezza che vi sarà un ampio arco di consensi nei confronti di una misura che tutela i minori in momenti di particolare fragilità e preserva la serenità delle famiglie”.

Anzi, recita la nota, “l’auspicio ultimo è che il diritto venga riconosciuto ai genitori, prescindendo dal genere e che siano stabiliti con chiarezza i termini di accesso al beneficio, rispetto alle situazioni di gravità menzionate nell’emendamento.

Ci si augura, inoltre, che siano infondate le voci riguardo un presunto parere negativo da parte dell’Agenzia delle Entrate, che sarebbe entrata in questa delicata tematica esprimendo il proprio disaccordo, confondendo, se così fosse, il tema erariale con un tema di diritti individuali e civiltà sociale”. Adc, Aidc, Anc e Ungdcec, infine, sperano “che ciascun attore della macchina dello Stato rispetti i propri ambiti di competenza, soprattutto quando si tratta di diritti costituzionali e di tutele ai più fragili, in situazioni di gravità”.

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