La stretta sui bonus dimostra che serve un cambio culturale sulla tutela del patrimonio .
Alemanno (Int) che i continui interventi di modifica e correzione rendono più complessa ed incerta l’attuazione dei lavori edilizi, mentre il Paese e le attività produttive hanno bisogno di certezza e stabilità normativa
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Il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) Riccardo Alemanno, nell’intervista pubblicata sul quotidiano La Discussione a firma Angelica Bianco, ha toccato il tema dei bonus edilizi: “L’importante ritorno economico dei bonus, ha prodotto ha moltiplicato le truffe e due degli ultimi interventi normativi di modifica, il decreto anti-frodi prima e il decreto sostegni ter ora, ne sono la dimostrazione. I principi condivisibili – ha spiegato – sulla tutela dell’ambiente, della sicurezza e del decoro che sono al centro dei giusti obiettivi sugli interventi edilizi, pur ricercando un compromesso tra dovere civico e convenienza economica, che a mio avviso era già molto interessante con gli incentivi del 50 o 65%, hanno puntato sull’incentivo economico come il super bonus del 110% o quello del 90% per le facciate, oggi ridimensionato al 60%. Ripeto i giusti obiettivi della salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e del decoro, devono essere un giusto compromesso tra senso civico e convenienza economica, un problema culturale, un atteggiamento mentale che dovremmo far si che diventi normalità tra le nuove generazioni”.
Alemanno ha però evidenziato che i continui interventi di modifica e correzione rendono più complessa ed incerta l’attuazione dei lavori edilizi, mentre il Paese e le attività produttive hanno bisogno di certezza e stabilità normativa.
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