Le banche dati devono essere interoperative
L’Int ha inviato un testo alla Commissione Anagrafe tributaria
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L’Istituto nazionale tributaristi (Int) ha inviato alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria, presieduta dall’onorevole Ugo Parolo (Lega), una memoria a supporto dell’Indagine conoscitiva sulla digitalizzazione ed interoperabilità delle banche dati fiscali, che la Commissione sta svolgendo. L’interoperabilità delle banche dati fiscali è ritenuta, si legge, “di fondamentale importanza per la semplificazione degli adempimenti e l’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati, a maggior ragione nel nostro Paese, dove l’Amministrazione finanziaria, anche grazie al lavoro degli intermediari fiscali abilitati, risulta gestire un numero di documenti e dati digitalizzati tra i più consistenti dei Paesi europei”.
La memoria, va avanti la nota dell’associazione professionale, “che fa seguito a quanto già ribadito dal presidente dell’Int Riccardo Alemanno in precedenti incontri istituzionali quali gli Stati Generali dell’Economia e l’audizione davanti alle Commissioni Finanze di Camera e Senato, anticipa quello che sarà, nella volontà dell’Int, un documento più approfondito su digitalizzazione ed interoperabilità delle banche dati, approfondimento che sarà inviato alla presidenza del Consiglio, ai vari ministeri ed alle Commissioni parlamentari competenti”. La volontà, dichiara Alemanno, “è quella di supportare quanto indicato nel Pnrr in tema di digitalizzazione, da anni ribadiamo che le varie banche dati fiscali devono potersi interfacciare ottimizzando l’utilizzo dei milioni di dati in esse archiviate, purtroppo ciò al momento presenta delle forti carenze e questo mette in difficoltà il cittadino contribuente creando una serie di complicazioni e ripetizioni di dati”, si legge.
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