Stop alle scadenze se il lavoratore autonomo è in quarantena
La richiesta di Alemanno (Int) al ministero dell’Economia e all’Agenzia Entrate
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Altolà alle scadenze fiscali, se il lavoratore autonomo è in quarantena a causa del Covid. A far emergere “il problema legato all’eventuale obbligo di quarantena del titolare e dei collaboratori di uno studio professionale di un intermediario fiscale” è il presidente dell’Int (Istituto nazionale tributaristi) Riccardo Alemanno, secondo cui “in questa complicata lotta al Covid-19 e volendo essere assolutamente scrupolosi nell’applicazione delle regole anti contagio previste per gli studi professionali, evidenzio che potrebbe verificarsi una situazione particolarmente pesante”. Il vertice dell’associazione ha inviato la sua richiesta ai vertici del ministero dell’Economia e dell’Agenzia delle Entrate.
Si legge nella missiva del Presidente dell’Int lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Sen. Roberto Gualtieri, al Sottosegretario di Stato, Prof.ssa Maria Cecilia Guerra e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Avv. Ernesto Maria Ruffini, circa la necessità di prevede la sospensione delle scadenze fiscali e contributive per i contribuenti assistiti da un intermediario fiscale il cui studio sia posto in quarantena.
: “ La presente…omissis…per evidenziare il problema legato all’eventuale obbligo di quarantena del titolare e dei collaboratori di uno studio professionale di un intermediario fiscale, utilizzo tale indicazione per non escludere nessun professionista del settore fiscale. In questa complicata lotta al Covid-19 e volendo essere assolutamente scrupolosi nell’applicazione delle regole anti contagio previste per gli studi professionali, evidenzio che potrebbe verificarsi una situazione particolarmente pesante per un intermediario fiscale titolare di uno studio professionale appunto lo stato di quarantena suo e dei suoi collaboratori. In tale contesto sarebbe impossibile rispettare le scadenze relative agli adempimenti dei contribuenti assistiti con tutte le conseguenze relative, ritengo quindi più che necessario un intervento ad hoc relativo a questa possibile situazione, purtroppo, neppure troppo remota e che evidentemente pone in stato di ansia i professionisti del settore, quali i tributaristi che mi pregio di rappresentare.” E ancora: “ Mi auguro pertanto che possa essere individuato un sistema di semplice attuazione per cui per gli assistiti del professionista, il cui studio sia sottoposto a quarantena, scatti un sospensione delle scadenze fiscali e contributive per tutto il periodo della quarantena stessa, certificabile dalle autorità sanitarie in tutte le sue fasi. Tutto ciò è necessario al di là della possibilità di operare in remoto, prima di tutto perché un soggetto positivo al Covid deve poter essere concentrato sulla guarigione e non pensare alle mille problematiche operative ed inoltre perché, anche in tale fattispecie operativa, è sempre necessario che presso lo studio ci sia qualcuno che provveda al controllo dei server o della documentazione non archiviata nei computer, poiché se alcune attività di uno studio tributario possono essere svolte da remoto, la complessità degli adempimenti, che continua ad aumentare nonostante il massiccio utilizzo del digitale, non ne consente molte altre collegate soprattutto alle scadenze tributarie e contributive.”
Alemanno così conclude: ”Chiedo quindi un intervento rapido per superare questa reale problematica, che crea ulteriore preoccupazione ai professionisti ed ai loro assistititi. Ritengo che in questo periodo già di forte ansia per la situazione sanitaria ed economica, sia necessario evitare altre tipologie di problematiche che possono trovare sin d’ora soluzione da parte delle Istituzioni preposte.”
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