Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Tributaristi. Male la parziale disapplicazione degli Isa

Alemanno (Int) sul decreto del ministero dell’Economia

Tributaristi. Male la parziale disapplicazione degli Isa

“Profonda amarezza” da parte dell’Istituto nazionale tributaristi (Int) circa “la sola parziale disapplicazione degli Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale) per l’anno 2020”. “Si sta continuando ad applicare il sistema dei ristori con individuazione tramite codici Ateco, o perdite rigide del 33% che ha creato discriminazioni e diseguaglianze”, stigmatizza il presidente nazionale dell’Int, Riccardo Alemanno, che aggiunge: “Eppure lo stesso dicastero dell’economia aveva ribadito il mese scorso che per i ristori si sarebbero abbandonate le individuazioni tramite codici Ateco e modificate le modalità di individuazione delle perdite che avevano creato problemi di equità.

Ora per gli Isa, invece, si ripetono gli stessi criteri, se sbagliare è umano perseverare nello sbaglio è inaccettabile”. Per il vertice dell’associazione di professionisti, “quello che maggiormente dispiace è che, mentre si sta con difficoltà cercando di costituire un nuovo esecutivo di governo che mi auguro possa quanto prima dare il via alla Riforma fiscale (Isa compresi) ora ferma all’assegno unico per i figli ed ad una indagine parlamentare sulla riforma dell’Irpef, a cui parteciperemo con audizione il prossimo 8 marzo e dove presenteremo tra le altre una proposta di rimodulazione delle aliquote nonché degli scaglioni di reddito, nelle questioni che riguardano la quotidianità del mondo produttivo si continua ad anteporre il ragionamento burocratico a scapito del sostegno alle imprese. Se non si modificheranno le modalità di esclusione, proporrò al Consiglio nazionale di suggerire ai nostri iscritti di valutare con i propri assistiti il ricorso all’esclusione per l’anno 2020 con l’indicazione “periodo di non normale svolgimento dell’attività causa pandemia da coronavirus”, in un Paese in stato di emergenza da oltre un anno e colpito da pandemia mondiale mi sembra inevitabile”, si chiude la nota dell’Int.

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