Veterinari. Recovery Fund occasione irripetibile
Si è svolta ieri, in Commissione Affari sociali della Camera, l'audizione del Presidente Fnovi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
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Chiesti “adeguati investimenti” per superare le lacune messe in luce dalla pandemia. Il finanziamento europeo è una “occasione irripetibile” per valorizzare il ruolo veterinario e per una governance che rimedi ad “una situazione deteriorata da tempo”.
“Non c’è nessun riferimento alla figura del Medico Veterinario”. È questa la prima considerazione del Presidente della Fnovi Gaetano Penocchio, audito in video conferenza dalla Commissione Affari Sociali della Camera sul Pnrr. Una trascuratezza che investe tanto il capitolo “Salute, ambiente e clima. Sanità pubblica ecologica” quanto il progetto “Ricerca e trasferimento tecnologico e formazione”.
Il Presidente Penocchio ha quindi chiesto di valorizzare il ruolo veterinario per rafforzare “quel principio one health di cui parliamo da anni”. L’ingente dotazione finanziaria che viene destinata all’Italia attraverso il Next Generation EU (o Recovery Fund) “è una occasione irripetibile – ha dichiarato Penocchio- per valorizzare il ruolo veterinario nel sistema di sanità pubblica”.
Le aree di intervento suggerite dalla Fnovi sono dettagliate nella memoria scritta depositata in Commissione. La prima riguarda la governance, l’albero di sistema che dal Ministero della Salute arriva fino alle Aziende sanitarie locali e che richiede “uniformità preventiva”. “Non ci sono servizi organizzati per intervenire immediatamente quando serve”- ha dichiarato Penocchio a causa di “una situazione deteriorata da tempo”. Per questo occorre “dare una base più solida alla rete dei servizi veterinari e alla rete degli Istittuti Zooprofilattici”. E “serve incrementare le garanzie sanitarie per l’export e vanno ricostituiti gli organici del Ssn” .
E poi ci sono le aree della transizione ambientale e della transizione digitale. “L’allevamento sarà fra i settori guida del Green Deal, con il benessere animale e con la lotta all’antibiotico-resistenza. Si chiedono filiere più corte, più sostenibili, c’è una domanda ormai consolidata- ha proseguito- e i Veterinari dovranno promuovere un analisi dei sistemi produttivi in una direzione agro-ecologica”
La transizione digitale richiede di “rafforzare l’infrastruttura del Ministero della Salute”. Penocchio cita Classyfarm, che “deve essere implementato, reso più accessibile, dovrà dialogare con il sistema Leo (Livestock Environment Opendata, ndr) ed entrambi dovranno farlo in ambito europeo. Il Veterinario Aziendale e il Sistema Nazionale di Qualità del Benessere Animale sono i pressupposti per certificazioni credibili”.
Non da ultimo, occorre investire in una Scuola di sanità pubblica veterinaria che ad oggi invece manca, “prevedendo a carico degli specializzandi un impiego nelle ASL e negli Istituti Zooprofilattici”.
Alle domande sul ruolo veterinario e sulla sicurezza alimentare, il Presidente Penocchio ha risposto ricordando “il grosso ruolo del Veterinario privato in allevamento e per gli animali d’affezione” e che “non c’è salute senza sicurezza alimentare”. Questo richiede un irrobustimento dei servizi veterinari, “che non vanno sminuti”. Il Presidente Penocchio ha concluso ponendo la Commissione Affari Sociali davanti a due dati: “il 60% delle malattie sono zoonosi, il 70% arriva dal serbatoio animale”.
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