Arriva in extremis la conservazione massiva delle fatture elettroniche 2019
Prorogata la a scadenza conservazione fatture elettroniche 2019
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Lo scorso 4 giugno l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la nuova funzionalità della piattaforma Fatture e Corrispettivi che consente di indicare, al momento dell’adesione al servizio, la data a partire dalla quale le fatture saranno in automatico portate in conservazione, senza quindi che sia più necessario dover effettuare caricamenti manuali.
“Incredibilmente – evidenzia Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – una funzione così determinante per ottemperare adeguatamente all’obbligo della conservazione arriva solamente a pochi giorni dalla scadenza del termine, quando di fatto oramai i professionisti intermediari, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno provveduto alle procedure di conservazione, chi ricorrendo ai servizi delle software house, chi impiegando direttamente ore di lavoro per il caricamento manuale dei documenti attraverso procedure che sin dall’inizio si sono contraddistinte per la farraginosità, con un sistema che imponeva addirittura limiti giornalieri agli invii e al numero dei documenti caricabili.”.
L’Amministrazione Finanziaria, anche in questa circostanza, ha dato prova di non rispettare il lavoro dei professionisti intermediari nei confronti dei quali ha dimostrato scarsa considerazione. Ci si poteva sicuramente adoperare prima per realizzare la conservazione massiva, permettendo di adempiere all’obbligo in modo più semplice, anziché operare con una tempistica che di fatto annulla o comunque minimizza il beneficio per contribuenti e professionisti.
Nel mese di marzo ANC aveva già delineato gli impatti critici che l’adempimento avrebbe avuto su imprese e professionisti, ravvisando l’urgenza di una proroga e contestualmente di un provvedimento volto a snellire e velocizzare le procedure.
“Il fatto che quanto sostenuto e chiesto da ANC sia stato ascoltato e accolto – afferma il Presidente Cuchel – è comunque un risultato importante, vorremmo però che qualcuno ci spiegasse le ragioni per le quali questa nuova funzionalità della conservazione massiva, in grado evidentemente di semplificare non poco la vita a professionisti e aziende, sia stata lasciata nel cassetto per così tanto tempo e dall’Agenzia delle Entrate resa disponibile solo a ridosso della scadenza fissata per il 10 giugno.”.
“Vorremmo realmente poter ricevere – conclude Cuchel – un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate sui motivi che non hanno permesso di disporre prima della nuova funzionalità, questo sarebbe sicuramente nei confronti dei contribuenti e degli operatori un bel segnale di considerazione, quella stessa considerazione che l’Amministrazione Finanziaria ha dimostrato troppe volte di non avere.”.
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