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Bonus 350 euro lavoratori autonomi e liberi professionisti

Partite Iva: il bonus di 200 euro sale a 350 grazie allo stanziamento di risorse disposto con il decreto Aiuti ter. Ad averne diritto sono solo coloro che hanno guadagnato meno di 20.000 euro

Bonus 350 euro lavoratori autonomi e liberi professionisti

Con il decreto Aiuti ter approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, ma di cui non c’è ancora il testo ufficiale, è stato potenziato il bonus 200 euro riconosciuto ai lavoratori autonomi con Partita Iva e liberi professionisti.

Questa categoria non ha ancora potuto beneficiare del bonus di 200 euro a loro riconosciuto visto che non vi è la possibilità di presentare la domanda all’Inps (a proposito, il decreto attuativo ha ottenuto il via libera da parte della Corte dei Conti e presto verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale); nell’attesa, lavoratori autonomi e liberi professionisti possono sorridere, visto che per loro è in programma un aumento dell’importo dell’indennità riconosciuta, che passa – in presenza di determinate circostanze – da 200 a 350 euro.

Tuttavia, la platea di coloro che avranno diritto a questo ulteriore bonus di 150 euro si restringe, poiché il governo – tenuto conto delle poche risorse a disposizione – ha ridotto il limite di reddito entro cui se ne ha diritto, e ciò vale non solo per gli autonomi ma anche per i lavoratori dipendenti e per le altre categorie incluse nel provvedimento (come ad esempio coloro che percepiscono la Naspi).

Vediamo, dunque, cosa cambia con quello che per il momento è il testo in bozza del decreto Aiuti ter, e quali sono i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che avranno diritto all’aumento.

Cos’è il bonus 200 euro per lavoratori autonomi e liberi professionisti

È stato l’articolo 33 del decreto legge del 17 maggio 2022 (il cosiddetto decreto Aiuti) a introdurre per primo un bonus in favore dei lavoratori autonomi e liberi professionisti, istituendo un apposito fondo finanziato con 500 milioni di euro e rimandando a un decreto attuativo del ministero del Lavoro, di concerto con il ministero dell’Economia, il compito di definirne requisiti e importi.

Tale decreto ha ritardato diversi mesi, visto che dopo una serie di calcoli ci si è resi conto che le risorse a disposizione non erano sufficienti per erogare il bonus a tutti. Per questo motivo con il decreto Aiuti bis il fondo è stato incrementato di altri 100 milioni di euro, arrivando così a 600 milioni; un passaggio che ha consentito al ministero del Lavoro di approvare il suddetto decreto, stabilendo – così come per i lavoratori dipendenti – un importo di 200 euro, destinato però solamente a coloro che nel 2021 hanno avuto un reddito entro i 35 mila euro.

Al momento, però, non è ancora possibile presentare la domanda visto che, come anticipato, il testo del decreto attuativo deve essere pubblicato in Gazzetta ufficiale. Lo sarà presto, in quanto è arrivato il via libera della Corte dei Conti, ma a oggi non c’è ancora una data certa.

Nella bozza del terzo decreto Aiuti, necessario visto l’ulteriore aumento dei prezzi dell’energia e la conseguente inflazione, si legge di un potenziamento del bonus 200 euro in oggetto.

Se nel caso dei lavoratori dipendenti e dei pensionati viene prevista un’ulteriore tranche di pagamento, ma del valore di 150 euro e per un numero ridotto di persone, nel caso dei lavoratori autonomi, dal momento che il bonus non è stato ancora accreditato, viene aumentato l’importo da erogare.

Non più 200 euro, bensì 350 euro. Ma non per tutti: requisito essenziale per avere diritto a questo incremento, infatti, è che nel periodo d’imposta 2021 bisogna aver percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Ciò significa, dunque, che il bonus per lavoratori autonomi e liberi professionisti che verrà erogato non appena verrà dato il via libera alle domande, dopo l’approvazione del decreto Aiuti ter, con il quale vengono stanziati altri 412,5 milioni, si divide in due, ossia:

  • per chi nel 2021 ha percepito un reddito inferiore a 20.000 euro sarà di 350 euro;
  • per chi nel 2021 ha avuto un reddito superiore a 20.000 ma inferiore a 35.000 euro resta tutto com’è, con il bonus che dunque sarà di soli 200 euro.

Detto questo, non resta altro che attendere il via libera delle domande per poterne fare domanda, autocertificando il valore del reddito percepito e aspettando l’importo spettante, il quale ricordiamo è totalmente esentasse.

Fonte Money.it

 

 

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