Bonus maggio: il decreto agosto conferma i 1000 euro ai professionisti delle casse private

È confermato. Il bonus di maggio da 1000 euro sarà versato a tutti i professionisti iscritti alle casse private che hanno già ricevuto le indennità di marzo e aprile: lo stabilisce l’articolo 13 del decreto agosto 2020, bollinato dalla Ragioneria dello Stato prima della firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo. L’attesa per i professionisti di Cassa forense degli avvocati, Cassa geometri, Enpam, Inarcassa, Enpap e le altre casse previdenziali privatizzate è stata lunga, ma il dubbio è stato finalmente sciolto.

Il bonus da 1000 euro per i professionisti delle casse private veniva originariamente disciplinato dal Decreto rilancio, aggiornando quanto introdotto dal precedente Decreto Cura Italia. I tecnici dei ministeri competenti avevano redatto il decreto attuativo inter ministeriale, poi inviato alla Ragioneria di Stato per la “bollinatura” e alla fine emanato dal Ministero del Lavoro il 29 maggio 2020. Passaggi che hanno rallentato (e di molto) i tempi. Ma soprattutto restava un problema di coperture: il Decreto rilancio aveva messo a disposizione 650 milioni di euro per il pagamento dei bonus di aprile e maggio agli iscritti alle casse private. Per aprile ne sono stati utilizzati 300. Il budget rimasto non bastava ad aumentare l’indennità a 1000 euro per tutti, senza condizioni.

Per questo è stato deciso di far slittare tutto in blocco al Decreto agosto 2020 (qui il testo in pdf), un provvedimento che mette a disposizione 530 milioni di euro per finanziare il bonus da 1000 euro per i professionisti delle casse private.

I professionisti non iscritti all’Inps ma alle casse previdenziali private legate a ciascun Ordine professionale di appartenenza hanno ricevuto i bonus da 600 euro dei mesi di marzo e aprile 2020 esattamente come gli altri lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda il bonus di maggio, i liberi professionisti Inps hanno ricevuto il bonus aumentato a 1000 euro in tempi più brevi, con la condizione però di di poter dimostrare un calo del fatturato di almeno di 33% nel secondo bimestre 2020.

Fin dall’inizio il governo aveva garantito che anche ai professionisti delle casse private sarebbe spettato il bonus di maggio nella stessa misura di 1000 euro. A lungo però non si è saputo con quali regole e requisiti.

Si è scelto dunque di ripagare l’attesa dei professionisti con l’estensione più ampia: il bonus di maggio verrà sì pagato dopo il decreto agosto, tre mesi più tardi, ma non verrà applicato lo stesso criterio del calo di fatturato usato invece liberi professionisti Inps (se non per quelli con redditi annuali tra 35.000 e 50.000 euro).

Anche per velocizzare al massimo le procedure e l’erogazione, il bonus da 1000 euro sarà rinnovato in automatico a tutti i professionisti che avevano già ricevuto le indennità di marzo e aprile.

C’è da dire che gli autonomi delle professioni ordinistiche erano stati in precedenza esclusi dal contributo a fondo perduto, al quale invece gli iscritti Inps potevano accedere. Il bonus più “generoso” potrebbe essere in parte anche un modo per risarcire quella disparità. Secondo il decreto agosto, le domande per il bonus da 1.000 euro devono essere presentate dai professionisti (che non ne abbiano già fatto richiesta nei mesi scorsi) entro 30 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento. Come detto, per chi ha già ricevuto i bonus di marzo e aprile, l’indennità di maggio (pagata mesi più tardi) è riconosciuta in automatico.