Consulenti. Informazione, formazione e addestramento per la sicurezza
A "Opportunità professione" i tre percorsi necessari per i lavoratori per apprendere regole e metodologie del sistema prevenzionistico
In evidenza

Informazione, formazione e addestramento al centro della quinta puntata di “Opportunità professione: la sicurezza sul lavoro”. Tre processi fondamentali per ridurre gli infortuni, spesso causati o concausati da comportamenti imprudenti, che il datore di lavoro deve garantire a tutti i soggetti coinvolti nella sicurezza sul lavoro che devono essere consapevoli dei rischi presenti nel contesto lavorativo e delle misure di prevenzione e protezione da adottare. Ospiti di questa puntata il Dott. Fabrizio Salvatori, Direzione centrale prevenzione Inail, e Ottavia Hamiza, Consulente del Lavoro di Venezia, per fare il punto sui corsi formativi obbligatori previsti dal D.Lgs. n. 81/2008, sui soggetti obbligati alla formazione, sull’importanza del concetto di formazione continua. E ancora, su come il datore di lavoro può sensibilizzare i lavoratori alla “cultura della sicurezza”, sugli eventuali strumenti di coinvolgimento dei lavoratori e su quanto ha inciso l’emergenza pandemica sulle attività formative in materia.
Guarda la puntata
Altre Notizie della sezione

A tutti i miei lettori, gli auguri per una serena Pasqua!
18 Aprile 2025La “sorpresa” dell’uovo di Pasqua 2025 è l’intendimento del Governo di indirizzare i risparmi delle famiglie italiane e il patrimonio accumulato dalla Casse di previdenza e dai Fondi pensione a sostegno delle Pmi italiane.

Trump va allo scontro con Harvard e i suoi seguaci.
17 Aprile 2025Il presidente insulta l'ateneo ("è una barzelletta") e il corpo docenti ("cervelli di gallina") e ribadisce lo stop ai fondi federali.

L’Antitrust punta i riflettori sul mondo degli avvocati.
15 Aprile 2025L’Antitrust ha aperto un nuovo procedimento contro il Cnf in materia di concorrenza e pubblicità su internet per la mancata ottemperanza al precedente provvedimento sanzionatorio del 22 ottobre 2014 (provvedimento n. 25154) ed a seguito del quale era stata irrogata una sanzione al Consiglio Nazionale Forense da quasi un milione di euro.