Contratti a termine, i chiarimenti del Ministero del Lavoro sulle causali
Il termine del 30.04.2024 è riferito solo alla stipula del contratto tra le parti e non alla durata, che potrà andare oltre tale data
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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato poco fa la circolare n. 9/2023 sulle novità introdotte dal Decreto Lavoro sui contratti a termine. Nel dettaglio, vengono forniti chiarimenti sulle modalità di utilizzo del contratto a termine con particolare riferimento alle causali previste dalla contrattazione collettiva. La circolare chiarisce anche quando sarà possibile, entro il 30 aprile 2024, l’utilizzo di causali siglate fra lavoratore e datore di lavoro in assenza di previsioni contrattuali, ribadendo anche che tale termine si intende riferito alla stipula del contratto e non alla sua durata, che potrà quindi andare anche oltre il 30 aprile 2024. Il Ministero ha poi chiarito che il comma 1-ter dell’art. 24 introduce un azzeramento delle causali per i contratti stipulati prima del 5 maggio 2023, consentendo, entro i limiti di durata complessiva di 24 mesi, l’utilizzo di 12 mesi di contratto privo di causale con rinnovi o proroghe collocate dopo il 5 maggio del 2023. Tale lettura avvalora le deduzioni diffuse dall’approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro dello scorso 3 agosto dal titolo “Riflessioni sul contratto a termine dopo la conversione del D.L. 48/23”. La circolare ragguaglia, infine, tutte le novità relative al computo dei lavoratori somministrati come introdotte dal comma 1-quater dello stesso articolo.
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