Cosa cambia con la conversione in legge del decreto Ristori
Nella circolare n. 2/2021 la Fondazione Studi analizza tutte le novità introdotte con la trasposizione dei decreti Ristori bis, ter e quater
In evidenza
In sede di conversione in legge n. 176/2020, del decreto Ristori, D.L. n. 137/2020, sono state approvate disposizioni aggiuntive o modificative al testo originale, al fine di trasporre in esso le disposizioni dei successivi decreti cosiddetti Ristori bis, ter e quater, contemporaneamente abrogati. Con la circolare n. 2 del 2021, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro esamina le principali modifiche intercorse, analizzando in particolare dubbi e attese interpretazioni di prassi. Le emersioni prese in esame riguardano, tra l’altro, i contributi a fondo perduto per gli operatori Iva o per determinati locatori d’immobili; il riconoscimento, anche alle imprese sociali, della possibilità di stipulare convenzioni quadro al fine di favorire l’inserimento lavorativo di lavoratori svantaggiati o disabili; l’anticipazione di alcune disposizioni contenute nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza; la sospensione delle procedure di sequestro o pignoramento nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia; le misure di sostegno a favore degli operatori turistici o per quelli dello spettacolo; l’estensione del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo; l’individuazione dei soggetti esenti dal versamento dell’Imu; la detassazione di contributi e indennità concessi a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
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