Ddl sicurezza, punibili anche l'offesa e l'ingiuria contro gli operatori sanitari
Le Commissioni Affari Sociali e Giustizia hanno approvato, dopo un lungo e acceso dibattito, diciannove emendamenti al ddl contro le violenze ai danni degli operatori sanitari
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L’iter non è concluso. Sanzione amministrativa fino a 5.000 euro per chi offende un professionista della salute, salvo che il fatto costituisca reato. Istituzione della Giornata nazionale contro le violenze alle professioni sanitarie. Formazione e videosorveglianza come strumenti di prevenzione. Polemiche per il coinvolgimento della neonata Consulta. Decisivo passo avanti, anche se non ultimo, verso l’emanazione del disegno di legge in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie, Medici Veterinari compresi. Le Commissioni riunite Affari Sociali e Giustizia di Montecitorio hanno approvato un pacchetto di 19 modifiche, fra emendamenti e articoli aggiuntivi. Non senza le proteste delle opposizioni che avrebbero voluto ulteriori sub-emendamenti. Invece, il ddl è passato e questa settimana potrebbe approdare alla plenaria della Camera.
Incaricati di pubblico servizio- Fra gli emendamenti approvati che hanno maggiormente impegnato le Commissioni figura l’emendamento dei relatori – On Michele Bordo (PD) per la Commissione Giustizia e On Ianaro Angela, per la Commissione XII Affari sociali.
Saranno punibili penalmente le lesioni personali ad un esercente una professione sanitaria sia “nell’esercizio delle sue funzioni” – come già previsto- sia come “incaricati di pubblico servizio nello svolgimento di attività di cura, assistenza sanitaria e di soccorso”. Per “incaricati di pubblico servizio” il Codice penale intende chiunque svolga una attività come “pubblica funzione”, ma senza che per questo assumano la qualifica di “pubblico ufficiale”, come era stato inizialmente valutato in sede di esame preliminare.
(Emendamento dei relatori- 2.100 e sub emendamento 0.2.100.1 On Montaruli)
Favorevole la neonata Consulta– Sull’emendamento dei relatori, è stata sentita la neo istituita Consulta delle Professioni Sanitarie, che si è detta favorevole allo status di “incaricato di pubblico servizio” in quanto soddisfacente rispetto agli obiettivi del disegno di legge. E’ stata la Sottosegretaria Sandra Zampa a spiegare che pur essendo materia penale, quindi di competenza del Ministero della giustizia, il Ministero della salute “ha ritenuto opportuno effettuare un approfondimento attraverso la convocazione della Consulta delle professioni sanitarie e socio-sanitarie istituita recentemente dal Ministro Speranza”. La Consulta ha ritenuto ” preferibile un’estensione delle misure di tutela senza il riconoscimento a tale personale delle responsabilità che l’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale comporta”. Per la Consulta, la soluzione adottata offre “tutte le necessarie garanzie al personale sanitario e socio-sanitario”.
Obbligo di costituzione di parte civile– Viene introdotto l’obbligo a carico delle aziende sanitarie, delle pubbliche amministrazioni e delle strutture sanitarie, pubbliche e private, pubblici, di costituirsi parte civile nei processi di aggressione nei confronti dei propri esercenti le professioni sanitarie, socio-sanitarie o sociali nell’esercizio delle loro funzioni.
(Articolo aggiuntivo 4. 09- On Siani, Carnevali, Rizzo Nervo, Schirò, Pini).
Misure di prevenzione– Per prevenire episodi di aggressione o di violenza, le strutture prevedono nei propri piani per la sicurezza misure volte a inserire specifici protocolli operativi con le forze di polizia, per garantire interventi tempestivi.
(Articolo aggiuntivo 4. 012 – On Rizzo Nervo, Siani, Carnevali, Pini, Schirò.
Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari- Viene istituita la «Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari», per sensibilizzare la cittadinanza. La giornata, non festiva, si celebra annualmente nella data che verrà fissata dal Ministero della salute, di concerto con il Miur. Le amministrazioni interessate provvedono con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. (Articolo aggiuntivo 4. 019. On Bellucci, Gemmato, Varchi, Maschio.
Sanzioni amministrative- Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive, ovvero moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio sanitaria o di incaricati di pubblico servizio presso strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche o private, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 5.000. (Articolo aggiuntivo 4. 026- On Paolo Russo, Bagnasco, Novelli, Pittalis, Mugnai, Bond, Versace, Brambilla, Cassinelli)
Ulteriori tutele e componenti l’Osservatorio– Fra gli emendamenti approvati, figura la promozione di strumenti di videosorveglianza, e di corsi di formazione finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti. Nell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità – presso l’Agenas- faranno parte anche un rappresentante dell’INAIL e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria “maggiormente rappresentative a livello nazionale”.
Iter– A Montecitorio, il ddl approvato dal Senato è stato abbinato a otto proposte di legge sulla stessa materia. Il risultato dei lavori delle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali è stato trasmesso ad altre Commissioni della Camera per l’espressione dei rispettivi pareri. Auspicato un rapido passaggio consultivo per il voto in Aula già in settimana.
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