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Decreto Aiuti bis approvato, aumentano stipendi e pensioni

Via libera ai nuovi sostegni per famiglie e imprese, aumentano le pensioni nette da ottobre e gli sgravi in busta paga.

Decreto Aiuti bis approvato, aumentano stipendi e pensioni

Il Governo ha approvato il Decreto Aiuti bis da circa 15 miliardi (14,3 mld più altri fondi in bilancio non utilizzati) più altri 2 miliardi per misure aggiuntive (es.: 1 miliardo per la Sanità nazionale), sempre a saldi invariati. Le risorse a disposizione risultano frammentate rispetto ai diversi provvedimenti.

Nel provvedimento ci sono la detassazione sul lavoro dipendente e la rivalutazione delle pensioni, entrambe misure potenziate rispetto alle anticipazioni. Il bonus 200 euro è stato esteso a categorie che erano rimaste escluse e viene garantito alle Partite IVA l’importo dei 200 euro grazie ad un rifinanziamento del Fondo dedicato. Ci sono poi le attese proroghe degli sconti su benzina e bollette.

Vediamo in dettaglio le misure fondamentali contenute nel Decreto Aiuti bis, illustrato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme ai Ministri dell’Economia Daniele Franco, quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il Sottosegretario Roberto

Detassazione lavoro dipendente al 2%

1 Agosto 2022 Taglio del cuneo fiscale dell’1,2% per i dipendenti con reddito fino a 35mila euro. In pratica, alla platea di lavoratori dipendenti già beneficiari del bonus 200 euro di luglio, viene riconosciuto un ulteriore sconto sulle tasse in busta paga per il secondo semestre dell’anno che sale così dal precedente 0,8% ad un totale di 2% da luglio a dicembre.

Per i lavoratori è previsto anche un incremento delle risorse per il Welfare aziendale: sale a 600 euro la soglia esentasse, nella quale possono rientrare anche i contributi contro il caro-bollette.

Aumento pensioni del 2,2%

Anticipati a partire dal primo ottobre, sia un conguaglio dello 0,2% dell’assegno pensionistico sia la rivalutazione del 2% (tredicesima compresa) rispetto a quella che era già prevista per il 2023. Viene riconosciuto agli assegni fino a 2.692 euro (redditi fino a 35mila euro). Quindi, in pratica, l’aumento della pensione parte da ottobre nella misura del 2,2% mentre poi, dal primo gennaio 2023, scatterà la restante parte di indicizzazione già prevista.

Esempi di rivalutazione pensione

L’incremento della sola rivalutazione va dai 10,49 euro al mese per le pensioni minime a 51,39 euro per i trattamenti oltre cinque volte la minima. Una pensione media di 952 euro mensili avrebbe un aumento di 19 euro al mese, pari a 57 euro complessivi nel trimestre da ottobre a dicembre. Un aumento, quindi, sintetizza la UIL, di circa 10 euro lordi al mese ogni 500 euro di pensione percepita. A queste cifre, va poi aggiunto un ulteriore o,2% di conguaglio.

Bonus 200 euro: ok ad esclusi e Partite IVA

Viene riconosciuto a categorie di lavoratori precari e dipendenti esclusi dal primo decreto Aiuti: stagionali, cassintegrati a zero ore, collaboratori sportivi.  Su questo fronte, c’è anche un rifinanziamento da 100 milioni per portare da 500 a 600 milioni il fondo per il bonus anti-inflazione dei lavoratori autonomi, ancora in attesa del DM attuativo, così da garantire loro una somma una tantum da 200 euro. Si tratta del Fondo previsto dall’articolo 33 del Decreto Aiuti, che prevede il bonus 200 euro per autonomi e professionisti, in base a regole che però sono ancora attese (contenute appunto in un decreto ministeriale).

Sconti benzina e bollette

Per le bollette, proroga degli sconti che derivano dall’abbattimento degli oneri di sistema esteso al quarto trimestre, così come l’IVA al 5% e gli oneri sul gas ed anche il Bonus Sociale per nuclei con ISEE fino a 12mila euro: in tutti i casi la proroga è al 31 dicembre. Sconto benzina con proroga fino al 20 settembre. Infine, la proroga del credito d’imposta per le imprese sono estese al terzo trimestre con le stesse percentuali finora applicate, così come il bonus per la pesca.

 

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