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Decreto Cura Italia, di quali misure possono beneficiare le famiglie?

Permessi, voucher, mutui, bollette e sconti: gli strumenti scelti dal governo per tutelare i privati e far ripartire l'economia

Decreto Cura Italia, di quali misure possono beneficiare le famiglie?

Le misure a sostegno dei nuclei familiari coprono diversi ambiti per cercare di rispondere alle necessità emerse in seguito all’emergenza Covid-19. Sono infatti previsti congedi retribuiti per genitori e per chi deve assistere parenti malati, bonus baby-sitter e sconti per l’acquisto di beni di prima necessità, sospensione delle rate dei mutui e del pagamento delle bollette. Di seguito tutte le misure di cui possono beneficiare le famiglie spiegate nello specifico.   

Permessi straordinari per i genitori – È possibile richiedere un congedo al 50% dello stipendio se entrambi i genitori lavorano. Ne può beneficiare uno dei due genitori se i figli sono minori di 12 anni e se l’altro genitore non è disoccupato o senza lavoro (con Naspi o altre forme di sostegno al reddito). È riconosciuto anche se il lavoro viene svolto in modalità smart. Possono fare domanda lavoratori dipendenti del settore privato, iscritti alla gestione separata e autonomi per un massimo di 15 giorni (anche non continuativi) da utilizzare durante la sospensione dell’attività scolastica. A partire dal 1° aprile è possibile presentare la domanda tramite portale Inps, contact center e patronati. La richiesta può comprendere anche periodi di astensione antecedenti alla data di presentazione, purché non anteriori al 5 marzo. La misura è potenziata per chi ha dei figli diversamente abili. L’indennità è pari al 50% della retribuzione o del reddito giornaliero. È possibile fare richiesta anche se si hanno figli dai 12 ai 16 anni, ma in questo caso non si avrà l’indennità.

Voucher baby-sitter – In alternativa al congedo parentale, i genitori con gli stessi requisiti, possono fare domanda per un voucher baby-sitter da massimo 600 euro per nucleo, indipendentemente dal numero di figli. L’importo sale a mille euro per il personale sanitario (medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari) e del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Non sono previste soglie di reddito e si può fare richiesta anche in caso di smart working. Dal 1° aprile è aperto il canale Inps per richiedere i voucher erogati tramite libretto famiglia. Sia la famiglia che la baby-sitter devono registrarsi nell’apposita sezione delle prestazioni occasionali e il bonus andrà utilizzato entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda. Si calcola che la dote massima copra circa 60 ore di servizio. Se la collaboratrice domestica è già contrattualizzata, il libretto potrà essere utilizzato solo per ore aggiuntive.

Astensione dal lavoro per i soggetti fragili – Si estendono per due mesi i permessi previsti dalla legge 104 per i lavoratori diversamente abili e per coloro che assistono un familiare con disabilità, con il passaggio da tre giorni al mese a 15 giorni al mese per il periodo di marzo e aprile. Per questi lavoratori è previsto anche un criterio di precedenza per l’accesso allo smart working. Sono previste tutele anche per chi è in sorveglianza attiva, cioè obbligato all’isolamento domiciliare, che avrà il periodo di assenza dal lavoro conteggiato come malattia e quindi pagato come tale ma escluso dal periodo di comporto. Saranno protetti anche i lavoratori con malattia oncologica riconosciuta o immunodepressi che potranno stare a casa con il periodo considerato come ricovero ospedaliero.

Sospensione mutui 2020 – La possibilità di interrompere momentaneamente il pagamento delle rate del mutuo è prevista dal Fondo di Solidarietà. Il decreto legge Cura Italia lo ha rifinanziato con 400 milioni di euro in modo da allargare la platea di possibili beneficiari, comprendendo anche:

– lavoratori che hanno subito una sospensione o una riduzione di almeno il 20% dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni (es. cassa integrazione)

– lavoratori autonomi e liberi professionisti che dopo il 21 febbraio 2020 hanno registrato una riduzione del fatturato superiore al 33% rispetto a quello dell’ultimo trimestre 2019 a seguito della chiusura o della restrizione della propria attività.

Nel primo caso la proroga arriva fino a 18 mesi, mentre nel secondo a 9 mesi. Il mutuo deve essere acceso da almeno un anno e su una casa non di lusso, dal valore superiore ai 250 mila euro. Per usufruire del servizio è necessario compilare la domanda, disponibile sul sito ufficiale del Dipartimento del Tesoro, e inviarlo per via telematica alla propria banca, allegata alla certificazione del datore di lavoro, o autocertificazione in caso di attività propria, sul fatturato.

 

 

 

Sospensione dei contributi per il lavoro domestico – Il pagamento dei contributi Inps per attività lavorative di colf, badanti e baby sitter, che scadono tra il 23 febbraio e il 31 maggio 2020, sarà rimandato al prossimo 10 giugno. All’operazione non sarà applicata nessuna sanzione o interesse. Il datore di lavoro, in questo caso la famiglia, può scegliere tra diverse opzioni: mettere in ferie o in permesso non retribuito il lavoratore, continuare a pagare la retribuzione considerando l’assenza come sospensione di lavoro extra feriale o procedere con la risoluzione del rapporto di lavoro, tramite la corrispondenza del Tfr.

Stop delle bollette per 11 comuni di Lombardia e Veneto – L’Autorità per l’energia (Arera) ha stabilito che luce, gas, acqua e rifiuti sono sospese fino al 30 aprile nella ex zona rossa, ovvero le prime aree del Nord Italia colpite dell’emergenza Coronavirus. Vengono sospese anche le fatture relative ai consumi effettuati fino a quella data, anche se saranno emesse successivamente. Inoltre, nel primo trimestre del 2020, il costo dell’energia si è abbassato di 18,3% per l’elettricità e di 13,5% per il gas. La riduzione è legata al decremento dei prezzi all’ingrosso, essendosi manifestata una contrazione dei consumi a causa della chiusura di fabbriche e uffici, ma non si tratta di una misura a lungo termine. Dopo l’espansione a zona cosiddetta arancione a tutta Italia, lo stop previsto per le bollette non è stato ampliato su scala nazionale.

Carta famiglia estesa a tutti – Il portale per il rilascio www.cartafamiglia.gov.it è online dal 18 marzo. Ma, a causa dell’emergenza Covid-19 in corso, dal 31 marzo lo strumento pensato solo per le famiglie numerose (con almeno tre figli) è stato esteso a tutti i nuclei familiari con figli conviventi minori di 26 anni, anche adottivi. Sul sito al momento sono solo 196 i negozi che hanno aderito all’iniziativa, offrendo sconti maggiori di quelli solitamente praticati sul mercato. Non si trovano grandi catene o marchi, ma ci sono molte farmacie, negozi di articoli per bambini e attività locali.

Nuove patenti – Per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus saranno sospesi gli esami per conseguire la patente di guida.

Proroga carta di identità – Al fine di limitare le uscite ed evitare assembramenti di persone negli uffici pubblici, il decreto stabilisce che i documenti in scadenza dal 18 marzo 2020 rimarranno validi fino al 31 agosto prossimo. Sono compresi documenti di identità, patenti di guida e patente nautica.

Revisioni auto o motori – Tutte le revisioni che sulla carta di circolazione presentano una scadenza compresa entro il 31 luglio 2020 sono rimandate fino al 31 ottobre. Nel caso sia strettamente necessario, è possibile continuare a circolare con il proprio mezzo senza incorrere in sanzioni.

Rc auto – Secondo il decreto, il periodo tra la scadenza dell’Rc auto e la sottoscrizione della nuova polizza assicurativa è allungato a un mese.

Proroga pagamento multe – Il dl Cura Italia concede più tempo per pagare le multe con sconto per infrazione del Codice della strada: anziché gli abituali cinque, fino alla fine di maggio, i giorni per saldare la sanzione con una riduzione del 30% salgono a 30 da quando si riceve la notifica di multa. La forma scontata di pagamento avrà inizio dopo la scadenza del periodo di sospensione dai pagamenti, fissato per il 3 aprile (da cui andranno calcolati i 30 giorni). L’agevolazione riguarda i verbali notificati o contestati fino al 31 maggio.

Sfratti e altre disposizioni sugli affitti – Il provvedimento stabilisce una proroga degli sfratti, abitativi e non, fino al 30 giugno 2020. Sugli affitti non c’è alcun obbligo di riduzione del canone, ma ci si può accordare con il locatario, Al momento non esiste una norma di legge che riconosce un diritto per gli inquilini o un obbligo per i proprietari di rivedere l’ammontare del canone. Nessuna agevolazione per pensionati, studenti fuori sede tornati in famiglia, né per chi ha lasciato la casa nella sede di lavoro e effettua smart working altrove. È tuttavia possibile per inquilini e proprietari accordarsi per una riduzione del canone, per evitare di pagare le imposte sui canoni non riscossi è necessario che l’accordo sia registrato entro 30 giorni. La possibilità di ridurre il canone in caso di difficoltà di pagamento da parte dell’inquilino è ammessa a prescindere dalla tipologia di locazione. L’accordo, quindi, è possibile sia nel caso di locazione di immobili per uso abitativo che nel caso di locazione di immobili commerciali. Quando si scrive l’accordo, occorre fare riferimento al contratto in essere, indicando i dati di locatore e inquilino, riportare il canone annuale inizialmente stabilito, l’ammontare ridotto sul quale ci si è accordati e il numero di mesi per i quali l’inquilino pagherà l’importo più basso. Per evitare spostamenti è possibile scambiarsi l’atto via mail e poi scannerizzarlo.  Registrando l’accordo il proprietario pagherà le imposte solo su quanto effettivamente riscosso. Sarà possibile in questo modo ridurre anche l’ammontare delle imposte da pagare in acconto con la prossima dichiarazione dei redditi. Per la registrazione occorre compilare il Modello 69, reperibile sul sito delle Entrate. In questo modulo devono essere riportati i dati del contratto di locazione e i relativi codici di registrazione riportati sul modello RLI. Si dovrà poi allegare l’accordo e inviare tutto allo stesso Ufficio presso il quale era stata fatta la registrazione a suo tempo. Se invece l’inquilino non è più in condizione di pagare l’affitto, può dare disdetta per giusta causa. Il contratto però va rispettato, quindi è dovuto il pagamento del preavviso.

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