Direttiva Case Green: dalla UE ok definitivo. Cosa prevede il testo finale.
Dopo un anno esatto il Parlamento approva in maniera definitiva la Direttiva Case Green.
In evidenza

A distanza di un anno, il Parlamento ha finalmente approvato in maniera definitiva la Direttiva Case Green. Ma cosa prevede il nuovo testo? E quali sono le principali modifiche intervenute?
Nei vari passaggi tra Parlamento e Consiglio europeo il testo ha subito varie modifiche puntando a una maggiore flessibilità delle limitazioni previste al suo interno. Ma qual è il cuore della normativa? Al centro della Direttiva è previsto un piano di ristrutturazioni per gli edifici residenziali, a partire da quelli meno performanti. Stop agli incentivi per le caldaie alimentate solo a metano. Più peso ai sistemi ibridi, come quelli che combinano caldaie e pompe di calore, e all’elettrificazione. E regole più stringenti per gli edifici nuovi e l’installazione di impianti solari.
Edifici meno performanti
Entro il 2050 tutti i Paesi dell’Unione dovranno avere un parco residenziale a zero emissioni, l’unico vincolo presente è che il 55% delle riduzioni dovrà riguardare la ristrutturazione degli edifici più energivori. Nel testo dello scorso anno invece era previsto per il 2030 il raggiungimento della classe energetica E e per il 2033 il raggiungimento della classe D.
Messa al bando di combustibili fossili
Nel primo testo approvato era previsto per il 2024 il divieto di agevolare gli apparecchi alimentati a combustibili fossili sia per nuovi edifici che per le riqualificazioni. Nel nuovo testo invece il limite viene portato in avanti al 2040. Prevista nel nuovo testo anche la possibilità di incentivare i sistemi di riscaldamento ibridi, come quelli che combinano caldaie e pompe di calore.
Cambiano le date di adeguamento degli edifici, estesi i vincoli d’esenzione
Se nel primo testo la deadline per il raggiungimento delle emissioni zero era prevista al 2026 per gli edifici pubblici e al 2028 per tutti gli altri ora nel nuovo testo la data di adeguamento per edifici pubblici è 1° gennaio 2028 mentre 1° gennaio 2030 per tutti gli altri edifici. Aumentano anche gli edifici esenti dai vincoli previsti dalla Direttiva, tra questi vi sono: immobili sottoposti a vincolo puntuale o a vincolo di area, immobili religiosi, immobili temporanei, le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all’anno, gli immobili della difesa e quelli sotto i 50 metri quadri.
Altre Notizie della sezione

A tutti i miei lettori, gli auguri per una serena Pasqua!
18 Aprile 2025La “sorpresa” dell’uovo di Pasqua 2025 è l’intendimento del Governo di indirizzare i risparmi delle famiglie italiane e il patrimonio accumulato dalla Casse di previdenza e dai Fondi pensione a sostegno delle Pmi italiane.

Trump va allo scontro con Harvard e i suoi seguaci.
17 Aprile 2025Il presidente insulta l'ateneo ("è una barzelletta") e il corpo docenti ("cervelli di gallina") e ribadisce lo stop ai fondi federali.

L’Antitrust punta i riflettori sul mondo degli avvocati.
15 Aprile 2025L’Antitrust ha aperto un nuovo procedimento contro il Cnf in materia di concorrenza e pubblicità su internet per la mancata ottemperanza al precedente provvedimento sanzionatorio del 22 ottobre 2014 (provvedimento n. 25154) ed a seguito del quale era stata irrogata una sanzione al Consiglio Nazionale Forense da quasi un milione di euro.