DL Ristori con Maxi-emendamento: ecco le novità
Approvato in prima lettura al Senato il ddl di conversione del Dl Ristori, provvedimento unico che ingloba i quattro già in vigore e introduce nuovi aiuti.
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Approvato in Senato il decreto Ristori con voto di fiducia al maxi-emendamento che racchiude le proposte approvate nelle Commissioni riunite di Bilancio e Finanze, e che sostituisce il testo originario e vi include i decreti Ristori bis, ter e quater. Anche per il passaggio alla Camera è previsto un esame veloce e senza modifiche, per arrivare in tempo alla scadenza fissata al 27 dicembre per l’approvazione definitiva.
Si tratta del ddl n. 1994 di conversione in legge del decreto-legge n. 137 (Tutela della salute e misure di sostegno economico connesse all’emergenza COVID). Il valore complessivo del provvedimento è pari a circa 19 miliardi per il solo 2020 e circa 8 per il 2021. Il nuovo Dl Ristori è un pratica una semi-manovra economica che, di fatto, si muove in parallelo con al Legge di Bilancio anticipando gran parte delle misure di sostegno resesi necessarie a causa della crisi Covid e che “non potevano aspettare” i tempi standard della sessione di Bilancio.
Oltre alle tante formule di indennizzo diretto già previste, il nuovo decreto Ristori prevede un nuovo pacchetto di misure che estendono gli aiuti già concessi, muovendosi lungo la stessa direttrice tracciata: agevolazioni fiscali da un lato e dall’altro ristori economici alle attività più colpite dalle restrizioni governative.
Più in dettaglio, in questo provvedimento trovano intanto posto:
- moratoria mutui casa(Fondo Gasparrini) – proroga a fine 2021, anche per lavoratori che hanno subito sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni e autonomi o liberi professionisti in perdita di almeno il 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019;
- versamenti sospesi(seconda/unica rata acconto imposte sui redditi e IRAP) – rateizzazione dal 30 aprile 2021 (massimo 4 rate);
- esenzione Tosap e Cosap– proroga a marzo 2021 per bar, ristoranti e ambulanti;
- rimborso affitti –contributo del 50% dello sconto, fino a 1200 euro in 12 mesi, per chi riduce il canone agli inquilini e fondo per abitazioni nei comuni ad alta tensione abitativa;
- equo compensoper i professionisti che seguono i lavori per interventi agevolati in edilizia.
Tra le novità emerge dunque il contributo statale per i proprietari di immobili che riducono il canone di affitto ai propri inquilini: otterranno un rimborso pari al 50% dello sconto applicato, fino a un massimo di 1.200 euro l’anno. Si prevede, inoltre, l’istituzione di un fondo a sostegno degli affitti casa in zone ad alta densità abitativa. Oltre alla moratoria 2021 per i mutui agevolati prima casa e la rateizzazione dei versamenti prorogati al prossimo aprile, negli emendamenti approvati c’è anche l’esenzione fiscale su contributi e indennità Covid.
Eventuali nuovi aiuti troveranno invece posto nel Ristori-quinquies di gennaio, per il quale è però necessario un ulteriore scostamento di bilancio per la copertura economica delle misure ivi contenute. Ecco le principali novità introdotte dal decreto.
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