I programmi dei partiti sulla scuola solo un libro dei sogni
La bocciatura del sito specializzato Tuttoscuola.
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L’argomento, seppur presente, non è mai centrale nei programmi e per realizzare le promesse fatte dai partiti in campagna elettorale si renderebbero necessarie spese difficilmente sostenibili
Nessun partito punta sull’istruzione come motore dello sviluppo del Paese: la scuola resta fuori dal podio delle priorità. È quanto sostiene Tuttoscuola che ha pubblicato uno studio analizzando i programmi elettorali delle varie compagini in vista della tornata elettorale del 25 settembre.
La lista delle “promesse in vista del voto richiederebbe risorse ben superiori, tra i 12 e i 15 miliardi di euro all’anno, a quelle previste dal quadro macroeconomico – si afferma nell’analisi – preso a riferimento dagli ultimi governi, e non compatibili con l’attuale incidenza della spesa dell’istruzione sul Pil, in costante calo da anni”. L’istruzione è presente in tutti i programmi elettorali “senza però che sia dato ad essa particolare peso come, per fare qualche esempio, la flat tax, il salario minimo, la difesa del reddito di cittadinanza”, sostiene lo studio.
Le principali forze politiche, nelle loro “agende”, prevedono 38 diverse proposte di riforma. “Il libro dei sogni elettorali – afferma Tuttoscuola – include il tempo pieno per tutti alla scuola primaria (programma di Azione-Italia Viva, costo 12 miliardi di euro, più del reddito di cittadinanza), la riduzione del numero di alunni per classe a 15 (Verdi-Sinistra Italiana, costo 8 miliardi all’anno, senza contare l’indisponibilità di nuove aule in molte scuole), l’assunzione di circa 150mila precari (Lega). E molto altro, spesso con spese difficilmente sostenibili”. Per il portale dedicato all’universo scuola “spiccano assenze sorprendenti”. Nel programma del M5s “nessun accenno a classi pollaio e al tempo pieno, storici cavalli di battaglia del Movimento.”
In generale, nelle proposte avanzate “dall’estrema sinistra fino a Fratelli d’Italia non emerge la visione di un modello di scuola profondamente innovativo in grado di rispondere alle sfide attuali e future poste dall’evoluzione tecnologica – aggiunge Tuttoscuola -, ambientale e sociale per un paese in cui oggi uno studente su due al termine del ciclo di studi è sostanzialmente impreparato, come certificato dall’Invalsi”.
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