Anno: XXV - Numero 217    
Martedì 26 Novembre 2024 ore 13:30
Resta aggiornato:

Home » I programmi dei partiti sulla scuola solo un libro dei sogni

I programmi dei partiti sulla scuola solo un libro dei sogni

La bocciatura del sito specializzato Tuttoscuola.

I programmi dei partiti sulla scuola solo un libro dei sogni

 

L’argomento, seppur presente, non è mai centrale nei programmi e per realizzare le promesse fatte dai partiti in campagna elettorale si renderebbero necessarie spese difficilmente sostenibili

Nessun partito punta sull’istruzione come motore dello sviluppo del Paese: la scuola resta fuori dal podio delle priorità. È quanto sostiene Tuttoscuola che ha pubblicato uno studio analizzando i programmi elettorali delle varie compagini in vista della tornata elettorale del 25 settembre.

La lista delle “promesse in vista del voto richiederebbe risorse ben superiori, tra i 12 e i 15 miliardi di euro all’anno, a quelle previste dal quadro macroeconomico – si afferma nell’analisi – preso a riferimento dagli ultimi governi, e non compatibili con l’attuale incidenza della spesa dell’istruzione sul Pil, in costante calo da anni”. L’istruzione è presente in tutti i programmi elettorali “senza però che sia dato ad essa particolare peso come, per fare qualche esempio, la flat tax, il salario minimo, la difesa del reddito di cittadinanza”, sostiene lo studio.

Le principali forze politiche, nelle loro “agende”, prevedono 38 diverse proposte di riforma. “Il libro dei sogni elettorali – afferma Tuttoscuola – include il tempo pieno per tutti alla scuola primaria (programma di Azione-Italia Viva, costo 12 miliardi di euro, più del reddito di cittadinanza), la riduzione del numero di alunni per classe a 15 (Verdi-Sinistra Italiana, costo 8 miliardi all’anno, senza contare l’indisponibilità di nuove aule in molte scuole), l’assunzione di circa 150mila precari (Lega). E molto altro, spesso con spese difficilmente sostenibili”. Per il portale dedicato all’universo scuola “spiccano assenze sorprendenti”. Nel programma del M5s “nessun accenno a classi pollaio e al tempo pieno, storici cavalli di battaglia del Movimento.”

In generale, nelle proposte avanzate “dall’estrema sinistra fino a Fratelli d’Italia non emerge la visione di un modello di scuola profondamente innovativo in grado di rispondere alle sfide attuali e future poste dall’evoluzione tecnologica – aggiunge Tuttoscuola  -, ambientale e sociale per un paese in cui oggi uno studente su due al termine del ciclo di studi è sostanzialmente impreparato, come certificato dall’Invalsi”.

 

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Sciopero generale del 29 novembre 2024

Sciopero generale del 29 novembre 2024

26 Novembre 2024

La protesta proclamata da Cgil e Uil contro la manovra per il 29 novembre riguarderà tutti i settori pubblici e privati dalla sanità alla scuola ad esclusione del trasporto ferroviario e trasporto merci su rotaia.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.