Il Conclave, come cambia la formula “extra omnes” nell’era digitale
In Vaticano aumenteranno contromisure elettroniche antintrusione.
In evidenza

La formula dell’ “Extra omnes”, o del “Fuori tutti” in italiano, segnerà l’inizio ufficiale del prossimo Conclave per elezione del successore di papa Francesco, è sarà pronunciata nel pomeriggio di mercoledì 7 maggio dal maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, mons. Diego Ravelli. Un’antichissima formula, (tra le più note e conosciute del Conclave fino ad entrare a far parte del gergo comune) che trae la sua origine nel 1270, in occasione dell’elezione di papa Gregorio X a Viterbo. All’epoca, gli abitanti della città laziale, per garantire una elezione libera, rinchiusero i cardinali all’interno del palazzo papale, scoperchiando letteralmente il tetto per assicurarsi che nessuno potesse influenzarli dall’esterno. Ma nel 2025, con i satelliti di magnati e governi che affollano l’orbita geostazionaria della terra e, più prosaicamente, l’evolversi di telefoni cellulari e dispositivi elettronici di vario genere e tra i più sofisticati, l’antica formula assumerà tutto un altro senso e dimensione.
Oggi stesso, nel giorno dell’annuncio nella data di inizio Conclave, la cosa è emersa, spiegando il possibile perché della scelta del 7 maggio, cioè due giorni dopo il termine dei Novendiali.
Gli esperti del settore sottolineano che quelle intraprese in Vaticano per granatire la massima segretezza del Conclave saranno vere e proprie “misure antispionaggio” con l’intero apparato del Vaticano, e in particolare nella Cappella Sistina, che diverrà un vero e proprio “bunker digitale”, nel tentativo di renderlo impenetrabile a qualsiasi intrusione, non solo fisica ma soprattutto elettronica. Riguardo a quest’ultimo aspetto, ad esempio, sono in atto operazioni di bonifica e l’uso di jammer, dispositivi che disturbano le comunicazioni cellulari con l’esterno.
Come già per gli ultimi due Conclave i cellulari e i dispositivi portatili, dovranno essere consegnati dai porporati prima di entrare nella Sistina mentre i luoghi dove risiederanno (certamente Casa Santa Marta e l’attigua Santa Marta vecchia) verranno sigillate e ogni finestra verrà oscurata, impedendo il contatto con il mondo esterno oltre che una vera e propria bonifica ambientale per escludere la presenza di microspie, dispositivi di trasmissione o strumenti di intercettazione di vario genere.
Askanews
Altre Notizie della sezione

«L’incontro tra Trump e Zelensky è un miracolo di Papa Francesco»
29 Aprile 2025Il cardinale italiano, Mattei Zuppi presidente della Cei, è fiducioso: «I problemi si risolvono solo parlando. Ora bisognerà vedere come evolveranno le cose, ma è stato comunque un momento importante».

Papa Francesco, l’enigma che ha segnato un cambio d’epoca
28 Aprile 2025“Con dignità ma come ogni cristiano”, così ha chiesto di essere sepolto Papa Francesco.

Il 25 Aprile all’insegna della “sobrietà” e le polemiche
24 Aprile 2025L'appello del governo alla sobrietà per le cerimonie della Liberazione e le declinazioni dei sindaci: a Milano, Roma, Reggio Calabria, poi ci sono il 'caso Cesena' e l'esempio di Pianoro. Ecco cosa hanno deciso di fare.