Investimenti sostenibili 4.0: Agevolazioni alla transizione digitale e alla sostenibilità ambientale
È un piano di aiuti per sostenere nuovi investimenti aziendali innovativi e sostenibili su tutto il territorio nazionale.
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L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, per superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid e orientare la ripresa degli investimenti verso aree strategiche per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.
Decretato dal Ministro dello sviluppo economico il 10 febbraio 2022, rende concreti gli obiettivi di sviluppo perseguiti nell’ambito del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FEDER 2021-2027.
Investimenti sostenibili: cosa prevede la misura?
La misura prevede la concessione ed erogazione di agevolazioni a favore di programmi d’investimento proposti da micro, piccole e medie imprese che rispettino gli attuali principi di tutela ambientale e ad alto contenuto tecnologico, coerenti con il piano Transizione 4.0, con priorità per coloro che possono offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea, come: favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare e migliorare la sostenibilità energetica dell’azienda.
A chi si rivolge?
Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese che al momento di presentazione della domanda devono contare con i seguenti requisiti:
- Essere debitamente costituita, iscritta e “attiva” nel registro delle imprese.
- Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non trovarsi in liquidazione volontaria e non essere sottoposto a procedure concorsuali.
- Non trovarsi già in crisi al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento.
- Aver presentato, nel caso d’imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi.
- Rispettare le vigenti disposizioni in materia urbanistica ed edilizia, del lavoro, antinfortunistica e di tutela dell’ambiente e adempiere agli obblighi fiscali.
- Aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero.
- Non aver effettuato, nei due anni antecedenti la presentazione della domanda, un trasferimento presso l’unità produttiva oggetto dell’investimento.
- Non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.
Investimenti sostenibili: spese ammissibili.
Spese strettamente funzionali all’esecuzione dei programmi d’investimento di cui all’articolo 6 del DM 15 maggio 2023, relativi all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che si riferiscono a:
- Macchinari, impianti e attrezzature
- Opere murarie, nel limite del 40% del totale dei costi ammissibili
- Programmi informatici e licenze relativi all’uso dei beni materiali di cui alla lettera a)
- Acquisizione di certificazioni ambientali.
La misura ammette anche le spese per i servizi di consulenza.
- Spese per servizi di consulenza specialistica avanzata relativi all’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti di cui all’allegato 1 del DM 15 maggio 2023 nei limiti del 5% dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni di cui alla sezione 1, lettere a) e c) del citato decreto
- Spese relative a servizi di consulenza finalizzati alla definizione della diagnosi energetica ai sensi del Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102 relativo all’unità produttiva oggetto di interventi di efficienza energetica nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili per i soli programmi di cui all’articolo 6, comma 2, lettera b) del decreto ministeriale 15 maggio 2023.
Redazione Stragroup. S.p.a
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