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ISA inverosimile: l'indice medio di affidabilità è 6.35

Dopo il primo anno di applicazione, l'Agenzia delle Entrate ha accolto la richiesta di revisione anticipata del Modello ISA delle attività veterinarie

ISA inverosimile: l'indice medio di affidabilità è 6.35

Entro il 27 novembre, la Divisione Contribuenti recepirà le modifiche e i correttivi inviati dalle rappresentanze veterinarie. Indice medio di Categoria troppo basso rispetto al livello di congruità generale conseguito, solo un anno prima, con il vecchio Studio di Settore. Sulla base della documentazione pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, Anmvi e Fnovi avranno tempo fino al 27 novembre per inviare osservazioni e proposte di correzione dell’ISA applicabile all’anno d’imposta 2019. I funzionari della Sose- la struttura dell’Agenzia delle Entrate, ex Studi di Settore, che ora si occupa degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale- hanno presentato la bozza dell’ISA BK22U del prossimo anno, e l’andamento del primo Indice AK22U.

Affidabilità media 6.35 – Le osservazioni da inviare alle Entrate terranno conto anche dell’incontro di martedì scorso, durante il quale il Presidente Anmvi Marco Melosi e Giuliano Lazzarini, designato FNOVI in Commissione Esperti Sose, hanno rappresentato le criticità del primo anno di applicazione dell’Indice AK22U. Il nuovo Indice si basa su un periodo d’imposta pluriennale (2010 – 2017) nel corso del quale l’affidabilità media generale è risultata di 6.35 punti (scala da 1 a 10) sul totale di 10.073 contribuenti Veterinari.

Indice inverosimile– È ragionevole considerare questo punteggio una sottostima della situazione reale, in parte a causa dei (contestati) meccanismi algoritimici dell’ISA e in parte a causa di errori di compilazione favoriti da campi e definizioni non sempre chiare e precise. E’ comunque un fatto notorio che -a parità di dati inseriti – Isa e Studi di settore possono dare risultati molto diversi. Gli esempi portati dai rappresentanti di Categoria hanno permesso di confrontare posizioni congrue e coerenti in sette anni di Studi di Settore che, con il nuovo strumento, hanno raggiunto un punteggio di affidabilità pari a 3. Tutto questo a parità di condizioni professionali, fra investimenti e congiuntura di mercato.

La “sufficienza” non basta – Per le Entrate il baricentro è il punteggio 6.30. Al di sotto di questo valore l’affidabilità è “ridotta”. Al di sopra si entra in affidabilità “elevata”. L’indice medio di affidabilità del 6.35 non mette del tutto al riparo dall’inserimento nelle liste selettive dei controlli fiscali, tantomeno fa rientrare nelle premialità, la più rilevante delle quali è appunto l’esclusione dall’accertamento analitico del reddito. In base ai dati presentati dalla Sose, ottiene il regime premiale (conquistabile con un Indice da 8 in su) solo il 30% circa dei Veterinari che ha presentato l’Isa.

Errori– L’analisi del primo anno di applicazione ha messo in luce errori e fraintendimenti nella compilazione, che hanno concorso ad abbassare il voto di affidabilità. E’ il caso, ad esempio, dell’anno di inizio dell’attività, erroneamente indicato in molti casi come l’anno di laurea o di abilitazione, anzichè di apertura della partita IVA. Durante l’incontro di martedì sono emersi numerosi altri “equivoci” di compilazione che richiedono più chiarezza. In parte, potrà essere la Categoria stessa a precisare le definizioni (es. cosa si debba intendere per “materiale sanitario”), in parte è stata auspicata una maggiore assistenza da parte delle Entrate, come già richiesto da Confprofessioni alla luce delle procedure indaginose di interpello e risposta sui dubbi dei professionisti e dei loro intermediari. I funzionari delle Entrate si sono detti disponibili a raccogliere i correttivi che riceveranno entro il 27 telematicamente, in via del tutto anonima, seguendo le indicazioni presenti sul sito dell’Agenzia. Va anche novembre e hanno anche suggerito di analizzare alcuni ISA di prova, che si possono inviare annotato che la SOSE ha riferito che introdurrà delle semplificazioni nel modello BK22U

Escludere automatismo d’accertamento– La richiesta conclusiva dell’incontro è stata di non inserire negli elenchi degli accertamenti, i professionisti che non raggiungono la soglia di affidabilità fiscale. Un impegno del resto preso dal Sottosegretario alle Finanze Pier Paolo Baretta, alla luce di una metodologia che ha rivelato di non intercettare correttamente i meccanismi generativi dei compensi e dei redditi dei professionisti.

Poste le basi per una collaborazione tecnica con l’Agenzia delle Entrate, sarà importante che anche il Governo e il Parlamento intervengano sugli ISA durante la discussione sulla Legge di Bilancio.

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