La mediazione oltre l’emergenza Covid-19
Nei momenti di crisi come nell’ordinario, uno strumento essenziale per dirimere i conflitti. L’intervista al Responsabile Omcc Alfio Catalano
In evidenza

Il Covid-19 non ha fermato la mediazione civile e commerciale, anzi ha dimostrato come, in contesti straordinari come in quelli ordinari, sia l’opportunità di trasformare i conflitti in occasioni di crescita sociale ed economica. In che modo? A spiegarlo Alfio Catalano, Responsabile dell’Organismo di Mediazione Civile e Commerciale dei Consulenti del Lavoro (OMCC), in un’intervista per la web tv di Categoria. Dopo una battuta d’arresto iniziale, con la mediazione online sostenuta dal Legislatore e da un importante sforzo di formazione e comunicazione da parte dell’Organismo, grazie ai tempi brevi, ai costi calmierati, alla libertà di confronto fra le parti, alla possibilità di partecipare da remoto, questo strumento si è rivelato una valida alternativa alle nuove problematiche causate dalla crisi. Risultati che l’OMCC vuole mettere a sistema anche il prossimo anno, continuando a puntare sulla formazione nella risoluzione dei conflitti aziendali come competenza chiave non solo del mediatore, ma del Consulente del Lavoro in generale.
Altre Notizie della sezione

A tutti i miei lettori, gli auguri per una serena Pasqua!
18 Aprile 2025La “sorpresa” dell’uovo di Pasqua 2025 è l’intendimento del Governo di indirizzare i risparmi delle famiglie italiane e il patrimonio accumulato dalla Casse di previdenza e dai Fondi pensione a sostegno delle Pmi italiane.

Trump va allo scontro con Harvard e i suoi seguaci.
17 Aprile 2025Il presidente insulta l'ateneo ("è una barzelletta") e il corpo docenti ("cervelli di gallina") e ribadisce lo stop ai fondi federali.

L’Antitrust punta i riflettori sul mondo degli avvocati.
15 Aprile 2025L’Antitrust ha aperto un nuovo procedimento contro il Cnf in materia di concorrenza e pubblicità su internet per la mancata ottemperanza al precedente provvedimento sanzionatorio del 22 ottobre 2014 (provvedimento n. 25154) ed a seguito del quale era stata irrogata una sanzione al Consiglio Nazionale Forense da quasi un milione di euro.