Leggi di Lavoro LIVE": 2° appuntamento il 15 marzo
Licenziamenti per Gmo, contratti a termine e ammortizzatore sociale unico tra i temi del webinar valido ai fini Fco
In evidenza

Secondo appuntamento per “Leggi di Lavoro LIVE”, la rubrica della web tv nata per approfondire i temi di diritto del lavoro al centro della rivista giuridica della Fondazione Studi, in programma lunedì 15 marzo, dalle ore 16:00 alle ore 17:00, in modalità webinar con riconoscimento di 1 credito formativo valido ai fini della formazione continua di Categoria e in diretta nel palinsesto pomeridiano della web tv e sui canali social. Ad intervenire Paolo Cacciagrano, Simone Cagliano, Mauro Marrucci, Pasquale Staropoli, moderati da Luca De Compadri, che si soffermeranno sul licenziamento per giustificato motivo oggettivo con le ultime novità e le ipotesi di reintegra; sulle prospettive future per sospensioni dei termini per le cartelle di pagamento e la rottamazione; sulle possibilità di riforma del contratto di lavoro a termine e sulla proposta, più volte presentata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, di introdurre un ammortizzatore sociale unico come misura di protezione del lavoro e sostegno al reddito che semplifichi il volume di adempimenti burocratici per professionisti e imprese. Per seguire la puntata in webinar e ottenere il credito formativo clicca qui.
Altre Notizie della sezione

A tutti i miei lettori, gli auguri per una serena Pasqua!
18 Aprile 2025La “sorpresa” dell’uovo di Pasqua 2025 è l’intendimento del Governo di indirizzare i risparmi delle famiglie italiane e il patrimonio accumulato dalla Casse di previdenza e dai Fondi pensione a sostegno delle Pmi italiane.

Trump va allo scontro con Harvard e i suoi seguaci.
17 Aprile 2025Il presidente insulta l'ateneo ("è una barzelletta") e il corpo docenti ("cervelli di gallina") e ribadisce lo stop ai fondi federali.

L’Antitrust punta i riflettori sul mondo degli avvocati.
15 Aprile 2025L’Antitrust ha aperto un nuovo procedimento contro il Cnf in materia di concorrenza e pubblicità su internet per la mancata ottemperanza al precedente provvedimento sanzionatorio del 22 ottobre 2014 (provvedimento n. 25154) ed a seguito del quale era stata irrogata una sanzione al Consiglio Nazionale Forense da quasi un milione di euro.