Licenziamenti, proroga Cig, sgravi contributivi: le principali misure del DL Agosto
Fondazione Studi spiega sul Corriere.it le novità del provvedimento in vigore dal 15.08.2020
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La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro analizza sul Corriere.it i principali contenuti del decreto legge 14 agosto 2020 n. 104, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 14 agosto e in vigore dal giorno successivo. L’atteso provvedimento, composto da 115 articoli, presenta misure in chiaroscuro sul fronte lavoro e in ambito fiscale, soprattutto per le imprese. Si tornerà a licenziare solo al termine della cassa Covid, prorogata di 18 settimane, o dei 4 mesi dei previsti sgravi contributivi alternativi. Quindi, se le aziende utilizzeranno la cig dal 13 luglio in maniera continuativa non potranno licenziare fino al 16 novembre. Le imprese, che hanno utilizzato la cassa Covid a maggio e giugno e che non ne hanno chiesto una proroga, beneficeranno dell’esonero totale dei contributi previdenziali per un massimo di 4 mesi, con proroga e valenza del blocco dei licenziamenti. Per le assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2020 viene introdotta una decontribuzione di 6 mesi mentre per le aziende che operano nel Sud si introduce un’agevolazione del 30% dei contributi previdenziali, da ottobre a dicembre 2020, per garantire la tutela dei livelli occupazionali. Vengono riaperti, in sanatoria, i termini scaduti a luglio per gli adempimenti legati agli ammortizzatori sociali Covid e rinviati al 30 settembre quelli scadenti al 31 agosto.
Accolte, dunque, le richieste dei Consulenti del Lavoro, che hanno trasmesso oltre il 90% delle istanze per ammortizzatori sociali. «Sono misure positive per quanto riguarda lo sgravio Sud, sperando che non subisca censure comunitarie. Ma tutto è legato alla ripresa economica, per la quale non si vedono misure valide per le aziende, che se non riprenderanno a far lievitare il loro volume d’affari difficilmente assumeranno», ha commentato la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone. «Su questo fronte, è positiva l’eliminazione del divieto di licenziamento nel caso di cessazione dell’attività o di fallimento; ma negli altri casi rimane una criticità da gestire per gli imprenditori», ha aggiunto.
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