Anno: XXVI - Numero 40    
Mercoledì 26 Febbraio 2025 ore 17:00
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L'Italia chiude ai non vaccinati

Green pass per spettacoli, fiere, manifestazioni sportive, viaggi in treno e nave

L'Italia chiude ai non vaccinati

Ma anche in forma “soft” – ovvero con una sola dose di vaccino ricevuta – per i ristoranti al chiuso, non però per prendere un caffè al bancone del bar o un cono in gelateria. E’ la piattaforma a cui lavora il governo come condizione per poter mantenere tutta l’Italia in zona bianca fino a fine agosto, come chiedono i partiti, Lega in testa. Salvini però dà via libera solo per i “grandi eventi”, in linea con quanto dichiara il presidente della conferenza delle Regioni Fedriga. L’accordo ancora non c’è: cabina di regia e consiglio dei ministri slittano a domani, nessuna convocazione ufficiale. Eppure, il decreto deve arrivare entro venerdì per impedire che da lunedì almeno due regioni passino in giallo. E a fine serata durante un comizio il leader della Lega appare rassegnato all’esito del duello: “Da lunedì 30 milioni di italiani resteranno bloccati, servirà il green pass anche per andare al supermercato…”.

È  in corso in queste ore una (complessa) mediazione che da Palazzo Chigi coinvolge Speranza, Giorgetti, la delegazione ministeriale forzista, e i governatori. L’altro lato, infatti, parte dalle richieste esplicitate dalla conferenza delle Regioni: la revisione dei parametri per il passaggio di colore, dando minor peso al numero dei contagi e maggiore alla percentuale di ospedalizzazioni e terapie intensive. Le Regioni hanno proposto rispettivamente il 30% e il 20%: numeri troppo “morbidi” per Draghi (e soprattutto per Speranza, che teme il “rimbalzo” di Francia e Regno Unito tra poche settimane), ma l’intesa è a portata di mano sul 15% dei posti letto (che potrebbe salire al 20%) e il 10% delle rianimazioni. Si va, invece, verso il rinvio a settembre del green pass per autobus e metro, come anche per la scuola. Il governo vuole aspettare i numeri delle vaccinazioni di metà agosto prima di decidere su nodi politicamente caldi e che richiedono uno grosso sforzo organizzativo. Mentre dovrebbe esserci l’estensione a 12 mesi della validità dell’unica dose di vaccino per i guariti.

A sera i giochi erano ancora aperti. ll braccio di ferro è con la Lega: Salvini vuole ll pass solo per i grandi eventi: “No a scelte draconiane, non si può limitare la vita a 30 milioni di italiani, gli allarmi terrorizzanti incidono sul turismo”. Per bar, ristoranti, palestre, piscine, non se ne parla. Si rifà alla proposta “equilibrata e unanime” delle Regioni. Che però è più articolata rispetto alla sintesi. Intanto, non fa cenno esplicito alla ristorazione: né in un senso né nell’altro. Poi parte dalla filosofia del “grimaldello” rimanere aperti laddove senza green pass il numero di contagi imporrebbe la chiusura: “La Conferenza delle Regioni – ha detto Fedriga – ha elaborato alcune proposte in ottica positiva, ovvero per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite. Come grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”. Anche se sulle discoteche c’è la grossa incognita del parere del Cts, che si prevede negativo. Tra i governatori però aleggia la speranza di tenere aperto un locale o un evento che altrimenti, con numeri da zona gialla o arancione, dovrebbe chiudere bottega (con la “raccomandazione” al governo di disciplinare in modo preciso le norme sulla privacy, per evitare guai ai titolari). Il ligure Toti polemizza con i no-vax: “Lockdown solo per loro”. Si tratta anche, come ribadisce il sottosegretario alla Salute Costa, per “modulare il pass a seconda del colore della regione, per aumentare la capienza di cinema, teatri, treni”. Argomenti a cui gli amministratori del territorio non sono certo insensibili.

Istanze del mondo del lavoro, delle imprese, di cui Forza Italia si è già fatta portatrice. Si pronunciano quasi in contemporanea le ministre azzurre. Carfagna: “Il green pass non è una camicia di forza ma uno strumento di liberta’ per svolgere in sicurezza attivita’ che oggi o non si possono svolgere o hanno altissimo rischio”. Gelmini: “Sono fiduciosa che si trovi un accordo nella maggioranza e con le Regioni, il pass serve per incentivare le vaccinazioni ed evitare possibili nuove chiusure”. Brunetta lo ripete da una settimana: “Sono favorevole all’estensione dell’uso del green pass per il ritorno alla normalità in tutte le attività, scuola, lavoro, occasioni ludiche e svago. Il governo prende atto dell’evoluzione della situazione reale”. Scelte irrazionali, come dice Salvini? “Valutazioni non emotive bensì economiche e strategiche” è la replica indiretta.

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