Anno: XXV - Numero 216    
Lunedì 25 Novembre 2024 ore 13:30
Resta aggiornato:

Home » Manovra, pronto il testo definitivo.

Manovra, pronto il testo definitivo.

Ecco che cosa cambia per medici e sanità

Manovra, pronto il testo definitivo.

Reddito di cittadinanza, superbonus, quota 102 e ancora sanità: sono i temi caldi della manovra di bilancio in Senato. Alle Regioni non bastano i 2 miliardi in più sul Fondo sanitario nazionale ma ne servono da 2,5 a 4. Le spese sostenute quest’anno per la gestione della pandemia, sommate a quelle per il recupero delle liste d’attesa ed al bisogno di assumere e stabilizzare personale, avrebbero creato nei bilanci un vuoto da colmare entro il 2021: infatti, per legge, le regioni che chiudono l’anno solare in rosso rischiano di essere commissariate, e qui lo sarebbero in tante. A sua volta, il commissariamento si rifletterebbe sugli impieghi di risorse per il 2022 perché potrebbe bloccare a livello locale le proroghe dei contratti di medici ed infermieri concesse dal governo per far fronte ai picchi pandemici, previste in un emendamento alla Finanziaria.

Le paure delle regioni – Da oltre un mese la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni segnalava che quest’anno sono stati erogati oltre 2,2 miliardi in meno contro la pandemia, i cui costi non sono diminuiti. Il governatore abruzzese Marco Marsilio spiega che per l’emergenza Covid a livello nazionale sono state calcolate maggiori spese per circa 8 miliardi. Rispetto a quanto erogato dal governo, mancano ancora 4 miliardi per evitare i deficit (che se superasse il 10% della spesa porterebbe all’obbligo di rispettare piani di rientro ndr). «Abbiamo avuto più fondi solo per coprire il 2019 e il 2020, ma per gli ulteriori stanziamenti finora le interlocuzioni con il Governo non hanno dato gli esiti sperati. L’alternativa è cambiare le regole o ricevere una parte dei fondi sanitari da stanziare subito in manovra, per poi avere a disposizione il resto nel corso del 2022».

Legge sulle malattie infettive – Accanto ai fondi in più per il Fsn ed a 1,8 miliardi già previsti nel 2022 per l’acquisto dei vaccini Covid e per la cura dei pazienti no-Covid, il governo ha dato segni di vitalità in Finanziaria, come già accennato, consentendo la proroga dei contratti dei neoassunti. Per inciso, ora pure l’Inail chiede stabilizzazioni per i 200 medici e 100 infermieri reclutati con il decreto Cura-Italia per garantire la sorveglianza sanitaria eccezionale, l’assistenza agli infortunati Covid e ai lavoratori in quarantena, reinserimento e riabilitazione del lavoratore fragile ed analisi dei rischi emergenti. Il governo ha poi destinato 90 milioni di indennità aggiuntiva fissi a partire dal 2022 ai medici (27 milioni per 10 mila unità) ed agli altri sanitari, infermieri in primis (63 milioni) operanti stabilmente nei Pronti soccorso. Ora, nell’ultima versione della bozza, su impulso del ministro della Salute Roberto Speranza, arrivano 200 milioni per il 2022 e 350 per il 2023 per una legge di riforma della rete di sorveglianza delle malattie infettive, tesa a potenziare le strutture di diagnosi e cura anche per l’Aids. Previsti investimenti in formazione e sulla medicina territoriale, ed un comitato scientifico che affronti le strategie di contrasto a tutte le malattie trasmissibili.

Covid e giovani – Arriva anche l’asseverazione del disagio post-Covid tra i giovani rimasti a casa: nel 2022 e 2023 l’Italia disporrà di un fondo da 2 milioni di euro per prevenire e contrastare le dipendenze comportamentali e da sostanze sviluppate in pandemia nelle nuove generazioni. I progetti potranno essere attuati da servizi pubblici, enti di ricerca pubblici e privati, atenei ed enti del privato sociale. Non è finita: ecco 100 milioni in più sul Fondo farmaci innovativi, che diventeranno 200 nel 2023 e 300 nel 2024. Sempre in tema di sanità, la manovra prevede che le borse di studio per gli specializzandi in medicina siano portate per i prossimi anni a 12 mila l’anno come minimo, ed il raddoppio dei posti di dottorato, da 9 mila a 20 mila.

Fisco, lavoro, pensioni – Accanto ai 6 miliardi destinati dal governo a tamponare il rincaro delle bollette energetiche, nel testo si prevedono sgravi come quello che ribassa dal 22 al 10% l’Iva sugli assorbenti. Al superbonus per i cappotti termici, dopo i condomìni, accedono le villette e a quanto pare senza dover più dimostrare un reddito Isee entro 25 mila euro. Cresce l’età pensionabile da 62 anni a 64 con 38 di contributi, il che lascia molti scontenti (i circa 50 mila beneficiari sarebbero potuti andare via anche quest’anno). Quanto al reddito di cittadinanza nelle ultime versioni spicca un taglio crescente dell’assegno, 5 euro al mese, per il percettore che rifiuti opportunità lavorative proposte dai centri per l’impiego. Sul Fisco, mentre si parla di abbassare le aliquote Irpef, specie il 38% nella fascia di reddito tra 28 e 55 mila euro, in parallelo con la Finanziaria entra in Senato il decreto fiscale. Di scena, proroga del pagamento delle rate arretrate di rottamazione ter e di “saldo e stralcio”.

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.