Anno: XXVI - Numero 75    
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Modificare la Cig in sede di conversione del D.L. 149/2020

La richiesta della Presidente Cno per consentire ai lavoratori in forza al 9.11 di beneficiare di tutte le settimane finora previste

Modificare la Cig in sede di conversione del D.L. 149/2020

Prevedere un intervento tempestivo per inserire nella norma di conversione del D.L. 149/2020 che i lavoratori in forza al 9 novembre 2020 possano usufruire sia delle 6 settimane di integrazione salariale previste dall’art. 12 D.L. 137/2020, sia delle settimane di integrazione salariale (9+9) previste dal D.L. 104/2020, convertito con modificazioni dalla legge 126 del 13 ottobre 2020. È la richiesta avanzata dalla Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, in una lettera inviata ieri  11 novembre, all’attenzione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.  Nella missiva, infatti, la Presidente CNO sottolinea come uno degli aspetti più importanti inseriti all’interno del cosiddetto Decreto “Ristori bis” riguardi la possibilità di estendere anche agli assunti dopo il 13 luglio 2020 la possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali con causale Covid-19. Tuttavia si evidenzia come dal combinato disposto dell’art. 12, comma 2, del D.L. 149/2020 che richiama l’art. 12 del D.L. 137/2020 (con focus sul comma 1 prima parte e comma 2, primo capoverso) si evinca che l’estensione degli ammortizzatori ai dipendenti in forza al 9 novembre 2020 sia limitato alle sole 6 settimane del medesimo D.L. 137/2020 e non anche alle settimane (9 + 9) previste dal D.L. 104/2020 e, allo stesso tempo, come i datori di lavoro non possano accedere alle sei settimane se non siano già stati interamente autorizzati rispetto all’ulteriore periodo di nove settimane di cui all’articolo 1, comma 2, del D.L. 104 del 14 agosto 2020. “Tale limitata estensione produce un effetto sociale molto negativo – si legge nella lettera – pregiudicando la posizione dei lavoratori assunti dopo il 13 luglio 2020, i quali potrebbero non usufruire mai delle ulteriori 6 settimane previste dall’art. 12 del D.L. 137/20, dato che molte aziende (virtuose) ad oggi non hanno ancora interamente utilizzato le precedenti 18 settimane stabilite dal D.L. 104/2020”.

Leggi la lettera al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

 

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