Moratoria sulle cartelle da gennaio a marzo 2022
Cartelle esattoriali notificate da gennaio a marzo 2022 con pagamento a 6 mesi: in Manovra la proroga della moratoria già prevista dal Decreto fiscale.
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Le cartelle esattoriali notificate dall’agente della riscossione nel primo trimestre 2022 possono essere pagate entro 180 giorni invece dei 60 giorni ordinari. Lo stabilisce un emendamento approvato alla Manovra economica in commissione Bilancio in Senato, che sostanzialmente proroga di tre mesi l’agevolazione sulla ripresa della riscossione già prevista nell’ultimo trimestre del 2021.
Pagamento cartelle a 180 giorni
Si amplia in questo modo il pacchetto di misure sulle cartelle di pagamento previsto in Legge di Bilancio. Alle agevolazioni concesse dal decreto fiscale collegato alla Manovra, si aggiunge ora la norma inserita nel testo della ex Legge di Stabilità. In pratica, tutte le cartelle esattoriali notificate dal 1° settembre 2021 al 31 marzo 2022 godono di un termine di pagamento esteso a 180 giorni senza interessi né sanzioni. Il contribuente ha quindi sei mesi per saldare il debito a ruolo, rispetto al termine ordinario (dopo il quale scattano nuove sanzioni e i provvedimenti esecutivi) di 60 giorni.
La misura si inserisce nel solco delle norme di pace fiscale che hanno l’obiettivo di facilitare il contribuente in questa fase di ripartenza. In pratica, dal marzo del 2020 al 31 agosto 2021 la riscossione è stata bloccata a causa dell’emergenza Covid, quindi non sono state effettuate nuove notifiche. Dal primo settembre è invece ripresa l’attività di riscossione. I nuovi ruoli in arrivo vanno quindi ad appesantire una situazione che vede il contribuente già alle prese con la ripresa dei pagamenti delle cartelle che erano precedentemente arrivate, ma di cui erano stati sospesi i termini durante un anno e mezzo di pandemia.
Originariamente, il decreto fiscale collegato alla Manovra aveva previsto un termine di pagamento esteso a 150 giorni, per le cartelle consegnate dallo scorso primo settembre fino al 31 dicembre 2021. Poi, in sede di conversione in legge, la scadenza è stata portata a 180 giorni. Ora, la norma inserita in Legge di Bilancio prevede che questa regole si applichino anche nel primo trimestre 2022.
L’emendamento è stato approvato in commissione Bilancio al Senato, con ogni probabilità è quindi definitivo, in considerazione del fatto che i tempi di approvazione della Manovra 2022 sono ormai strettissimi. Il testo è in Aula al Senato dal pomeriggio di martedì 21 dicembre, farà poi un veloce passaggio alla Camera, blindato da voto di fiducia (quindi senza modifiche. Non si può escludere che ci siano, in extremis, ritocchi al testo ma sembra difficile ipotizzare che possano esserci rispetto ad emendamenti appena approvati.
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