Negoziazione assistita: accordi ok solo se validati dalle commissioni di certificazione
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Con la modifica recente alla disciplina della negoziazione assistita in materia di lavoro, che richiede il passaggio presso la commissione di certificazione dell’accordo raggiunto, si “amplia l’ambito applicativo, il campo di azione delle commissioni di certificazione, ma non muta l’essenza né la qualità dell’apporto professionale”. A dichiararlo è Pasquale Staropoli, responsabile della Scuola di Alta Formazione della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nel corso di un’intervista rilasciata al TG di Categoria durante la quale ha commentato le ultime novità in materia di negoziazione assistita dopo l’approvazione del parere sul decreto legislativo di riforma del processo civile da parte del Senato e in attesa del via libera della Camera. Nessun cambiamento, dunque, per quanto riguarda il ruolo del Consulente del Lavoro, riconosciuto, accanto agli avvocati, “come professionista deputato per elezione a gestire questo momento fondamentale di negoziazione”. Si tratterà, infatti, di una “verifica di un controllo di legittimità dell’accordo”. Con un’unica differenza. “Nella certificazione ordinaria la commissione di certificazione ascolta le parti e provvede alla certificazione dell’accordo dall’origine alla sua stipula; nel caso della negoziazione assistita la commissione di certificazione interviene solo dopo l’accordo delle parti e fa una operazione di verifica dell’accordo stesso” ha concluso Staropoli.
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