Ripresa e resilienza: ecco le linee guida del Governo
Dalla riduzione della pressione fiscale alla lotta agli sprechi alimentari: nelle linee guida del Governo per il PNRR non mancano potenziali convergenze con il settore veterinario.
Ma anche contraddizioni e reticenze. Dal Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza dipenderanno le risorse del Recovery Fund. Famiglie, Agroalimentare, Fisco e Ambiente i settori strategici di un Paese “completamente digitale”.
Nel delineare i settori strategici meritevoli di essere sostenuti dal Recovery Fund, le Linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (#Nextgenerationitalia) si ispirano alle raccomandazioni dell’Europa. Già in queste ultime sono presenti numerosi punti di contatto con il settore veterinario: la Farm to Fork Strategy, il Green Deal, la riforma fiscale e digitale dell’Italia. Li si può ritrovare nelle Linee Guida inviate al Parlamento dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Riforma fiscale– Il sistema fiscale “si dovrà allineare con gli obiettivi del PNRR”. Il prossimo passo consisterà in “una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo, semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale”.
Iva– L’alleggerimento della pressione fiscale unitamente ad un sistema impositivo favorevole alla crescita rimane “una delle componenti più importanti del programma di Governo”. Sull’IVA il documento si limita a dire che il Governo – già prima della pandemia- “ha deciso di disattivare tutti gli aumenti di IVA previste dalle clausola di salvaguardia”.
Family Act e tax expenditures- Il Governo dovrà varare un piano per le famiglie basato sulla detassazione dell’Irpef e sul riconoscimento di agevolazioni fiscali (esenzioni, deduzioni dall’imponibile o detrazioni dall’imposta sul reddito) per le spese sostenute dalle famiglie. Non mancano le contraddizioni in un documento già molto criticato da tutti gli osservatori economici che si aspettavano di leggere il PNRR vero e proprio. Nell’ambito della riforma, per esempio, dopo aver insistito sulle agevolazioni, si dice che “saranno anche razionalizzate, ovvero ridotte le spese fiscali”.
Lotta all’evasione-“Contrastare l’evasione fiscale, in particolare nella forma dell’omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti”.
Liberalizzazioni– Il documento accenna alla eliminazione di residue restrizioni alla libera concorrenza, e al varo di una nuova legge annuale in materia, dopo la prima emanata – per la prima volta in Italia- nel 2017.
Filiera agroalimentare– E’ considerata uno dei settori strategici del rilancio e della resilienza del nostro Paese. Vi rientrano i principi di sostenibilità ambientale delle filiere e la lotta agli sprechi alimentari.
Parità di genere– Favorire l’occupazione femminile, in particolare nelle Regioni del Mezzogiorno e promuovere la parità di genere all’interno dei nuclei familiari. “Un’attenzione particolare sarà riservata all’erment femminile (in termini di formazione, occupabilità ed autoimprenditorialità)”.
Le slide inviate da Palazzo Chigi alle Camere
Ripresa e resilienza: il piano dell’Italia dopo l’accordo UE
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