Sciopero trasporti. Necessario prendersela coi consumatori?
Le motivazioni dello sciopero sono meno “notiziate” che non i disagi, ma sono sempre le stesse: mancanza di rinnovo dei contratti scaduti, maggiore sicurezza e - magari non ci credono neanche gli scioperanti, ma fa sempre effetto.
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Glissiamo sulle aspettative di scala mobile… che sarebbero la fine dell’economia di mercato… e domandiamo:
Che bisogno c’è di arrivare a forme estreme di manifestazione, come lo sciopero, per il rinnovo dei contratti e per il rispetto delle norme di sicurezza e/o il loro miglioramento quando dimostrano deficit? Le parti giocano a sfinirsi una con l’altra, ed entrambe giocano sulla pelle dei consumatori, principali vittime dello sciopero, e a cui nessuno rimborserà nulla di viaggi e trasporti saltati o costretti a farli in modo più costoso, più caotico e più inquinante e dannoso per tutti (mobilità privata).
Saremo più civili e rispettosi solo quando arriveremo ad avere datori di lavoro che rinnovino i contratti prima che gli stessi scadano e lavoratori (e sindacati) che manifestino il loro disappunto non penalizzando i consumatori. Perché lo sciopero deve essere “assenza di servizio” e non penalizzare solo la controparte presunta inadempiente? Con l’astensione del lavoro da parte dei controllori dei biglietti, invitando quindi i consumatori – se lo ritengono opportuno – a non acquistare, pur viaggiando, i biglietti stessi? Si pensi ai casellanti, nonché il blocco dei sistemi automatici di controllo, delle autostrade…. lo sciopero c’è ma gli utenti non sono danneggiati.
Qui il video sul canale YouTube di Aduc
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