Serve un bonus fiscale per l'uso del Pos
Sul corriere.it il Presidente della Fondazione Studi CdL, Rosario De Luca, spiega la necessità di introdurre altre misure
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Dal 1° luglio via libera al credito di imposta per le commissioni addebitate per l’utilizzo del Pos. I costi sostenuti da professionisti e dalle imprese sulle transazioni effettuate mediante carte di credito, debito e altri pagamenti elettronici tracciabili si trasformeranno in un bonus fiscale pari al 30% delle spese bancarie. L’agevolazione, introdotta dalla legge n. 157/2019 per incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, è rivolta ai contribuenti che nell’anno precedente abbiano realizzato ricavi o compensi fino a 400.000 euro e prevede l’applicazione di una sanzione per chi non accetti il pagamento elettronico. “L’incentivazione dell’utilizzo della moneta elettronica va certamente in favore di una modernizzazione dei rapporti commerciali”, spiega al corriere.it il Presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, precisando però che il bonus fiscale da solo non basterà “per rendere il meccanismo molto più vantaggioso per tutti”. Necessarie, quindi, altre misure.
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