Virus più rapido dei vaccini.
Rezza spiega le priorità: le varianti hanno maggiore trasmissibilità, quindi dobbiamo fare presto a vaccinare
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È una corsa contro il tempo cercando di coprire la popolazione rispetto sia al virus che circolando accumulano mutazioni e possono ridurre efficacia del vaccino”. Lo ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza alla conferenza stampa al Ministero della Salute.
La situazione sembra stabile, quindi “non è particolarmente confortante”. In una prima fase il piano dei vaccini prevede di coprire prima gli operatori sanitari “per rendere libere da Covid le strutture ospedaliere e coprire le persone anziane. Dopo di che si procede a vaccinare gli over-80 e molte regioni hanno già iniziato. Poi bisogna scendere con l’ètà e andare a vaccinare categorie prioritarie come insegnanti e forze dell’ordine. Il piano tiene conto dei vaccini disponibili e delle caratteristiche della popolazione’. Lo ha detto il Direttore della Prevenzione del Ministero Gianni Rezza alla conferenza stampa al ministero della Salute
Quanto al raggiungimento dell’ immunità di gregge, Rezza spiega che “dipenderà dalla quantità dei vaccini che riusciremo a ottenere e a somministrare ma anche dalla qualità dei vaccini.” Intanto il Comissario Domenico Arcuri fa sapere che è previsto per il prossimo martedì l’inizio della campagna di vaccinazione degli under 55 con le dosi di AstraZeneca in arrivo domani. Con il vaccino AstraZeneca si darà la priorità a personale docente, forze armate e altre categorie particolarmente esposte per il loro lavoro.
“A Chieti in Abruzzo è stata identificata la variante inglese che ha maggiore trasmissibilità ma per fortuna la risposta ai vaccini non è inficiata ma bisogna intervenire prontamente, anche perchè sembra possa infettare di più la popolazione pediatrica. Si stanno implementando zone rosse nei comuni colpiti”- ha aggiunto Rezza.
Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha parlato di “decremento lentissimo curva, situazione stabile’ – “L’Italia rimane stabile rispetto agli altri paesi europei nell’andamento dell’epidemia. Nell’ultimo periodo in Italia c’è un decremento lentissimo, quindi sostanzialmente una situazione di stabilità”. La carenza di vaccini, ha spiegato, non dipende dagli Stati Europei, ma da complessità di produzione.
Tredici regioni evidenziano un trend di casi in aumento. L’Italia si trova in un contesto “preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza”, rileva la bozza del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. In questa fase delicata dell’epidemia questi iniziali segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.
L’attuale quadro a livello nazionale “sottende forti variazioni inter-regionali”. In alcuni contesti, “un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per COVID-19 in area critica”
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