Dl superbonus verso la bollinatura della Ragioneria e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale
Il decreto sul Superbonus approvato dal Governo la scorsa settimana, che riattiva le cessioni multiple di crediti, dovrebbe ricevere la bollinatura della Ragioneria in giornata, e potrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale già domani 24 febbraio.
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Per garantire una rapida conversione, la norma contenuta nel dl Superbonus verrà trasformata in un emendamento governativo al dl Sostegni-ter, al momento in discussione in Senato. Per quanto riguarda il dl bollette invece, varato sempre la settimana scorsa, servirà qualche altro giorno per avere il via libera della Ragioneria.
La scorsa settimana il Governo è intervenuto di nuovo, con un decreto ad hoc, proprio per correggere la stretta che di fatto aveva strozzato il mercato dei crediti ceduti, creando incertezza e spingendo le banche piccole, ma anche Poste e Cdp, a bloccare temporaneamente le nuove acquisizioni in attesa di un chiarimento. Le cessioni multiple tornano quindi di nuovo possibili, ma con limiti e nuove sanzioni più dure per chi truffa lo Stato. Non a caso al nuovo intervento viene dato il titolo “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”.
L’obiettivo del Governo resta infatti uno solo: portare, nella giungla dei bonus edilizi, regole e controlli che evitino le truffe miliardarie ai danni delle casse statali registrate fino ad oggi. In base alle nuove norme la circolazione dei crediti può riprendere, ma dopo la cessione del primo richiedente, sono consentite soltanto “due ulteriori cessioni” solo se effettuate “a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”. Inoltre “al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”. Le disposizioni si applicano alle cessioni inviate all’Agenzia delle entrate dal primo maggio 2022.
Non solo. Per scoraggiare chi tenta di farsi rimborsare spese fittizie o gonfiate, arrivano multe e anche il carcere per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruita’ delle spese”. La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata “se il fatto e’ commesso per conseguire un ingiusto profitto per se’ o per altri”. Infine, viene introdotta anche una norma a tutela del lavoro proposta dal ministro Andrea Orlando: i bonus saranno concessi solo a chi applica contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni piu’ rappresentative. Una misura che garantisce formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantieri.
Le nuove norme, una volta bollinate dalla Ragioneria e pubblicate in Gazzetta ufficiale saranno dunque inserite sotto forma di emendamento al decreto sostegni ter, sul quale nel frattempo si è abbattuta una pioggia di emendamenti: ben 2.307 ne sono stati depositati in commissione Bilancio al Senato. Nel dettaglio 454 proposte di modifica fanno capo a Fi, 400 alla Lega, 356 al Pd, 323 a Fdi, 308 a M5S, 200 alle diverse componenti del gruppo Misto, 180 a Italia Viva e 86 al Gruppo per le Autonomie.
I dati dell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni dell’Ance certifica intanto che gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo sono cresciuti del 25% nel 2021, grazie ai bonus edilizi e ai meccanismi di cessione del credito e dello sconto in fattura, che porta a 55 miliardi il totale degli investimenti nel comparto. L’incremento del gito d’affari collegabile agli incentivi fiscali nei primi undici mesi del 2021 è stato del +43,4%, indica l’Ance. Il superbonus al 110% ha prodotto ben 117.588 interventi per 18,3 mld di euro, secondo gli ultimi dati del monitoraggio Enea, Mise, Mite al 31 gennaio 2022.
© Fornito da Il Sole 24 Ore
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