Ecco il catalogo per il mercato della genitorialità
La ministra: si sceglie il colore dei capelli come quello delle mattonelle
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“Un tempo anche la sinistra amava le pubblicità antirazziste, come quelle con i bambini di ogni etnia e colore della pelle messi insieme. Oggi la stessa scala cromatica, con intenzioni opposte, la troviamo in altri cataloghi: quelli che offrono materiale genetico sul mercato della genitorialità. Ovociti, spermatozoi, come per scegliere il colore della tinta per i capelli o quello delle mattonelle per il bagno. E siccome è la legge della domanda e dell’offerta a guidare il mercato, poiché i committenti provengono da Paesi ricchi e sono in genere di pelle bianca va da sé che il materiale genetico più desiderato (e dunque più costoso) è quello bianco, magari anche biondo e con gli occhi azzurri. Proprio così: sul mercato dei bambini è anche il colore della pelle a determinare il prezzo”. Lo denuncia il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, postando sul suo profilo Fb una foto tratta dal catalogo di una bio-banca.
“Eppure – osserva – , quelli che si sentono i campioni dei diritti umani fanno di tutto per legittimare la genitorialità “on demand”, usando i diritti dei bambini (che nessuno nega e che non sono minimamente in discussione) come foglia di fico per evitare di parlare di tutto questo”. “Vorremmo sentire dalla sinistra una parola chiara – esorta il ministro -, senza “sì, ma”, senza “eh però”. Perché quando si parla di ovociti e gameti, dietro ad ogni “ma” e ad ogni “però” c’è un prezziario, ci sono corpi in vendita, ci sono tariffari. Non sono informazioni nascoste: basta cercarle, e lo dico anche ai colleghi giornalisti. Tutto questo non meriterebbe un’inchiesta o qualche approfondimento?”.
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