Gli italiani dovranno arruolarsi? Se il conflitto dovesse estendersi, gli italiani dovrebbero arruolarsi nell’esercito?
Questo potrebbe accadere solo a tre condizioni.
In evidenza
La guerra tra la Russia e l’Ucraina, purtroppo, è iniziata. Il presidente russo Putin ha dichiarato di voler demilitarizzare l’Ucraina, ma di non volerla occupare. I bombardamenti vanno avanti e una domanda sorge spontanea. Cosa accadrà se l’Italia dovesse decidere di entrare in guerra contro la Russia? Chi sarebbe arruolato nell’esercito? Partiamo dal principio. Il conflitto russo-ucraino è in corso da febbraio 2014 e riguarda lo status della Crimea, della regione del Donbass e la possibile adesione dell’Ucraina alla NATO. A febbraio 2014 gruppi di soldati russi hanno preso il controllo di varie posizioni strategiche in Crimea. Ad aprile 2014 ci sono state forti proteste pubbliche pro-Russia nella zona di Donbass, in Ucraina, sfociate in una guerra tra governo ucraino e separatisti russi, che si sono autoproclamati in due repubbliche popolari indipendenti, Doneck e Lugansk. Nella giornata di ieri, 24 febbraio, Putin ha invaso l’Ucraina, colpendo Kiev, la città di Kharkiv e i due porti di Odessa e Mariupol. Il presidente ucraino vuole difendersi, ma senza attaccare. L’azione russa è stata condannata dalla NATO. Anche il presidente del consiglio Mario Draghi ha condannato l’azione di Putin e ha chiesto di ritirare le truppe. Qual è, quindi, la posizione dell’Italia?
Italiani arruolati nell’Esercito solo a tre condizioni
Per il momento il conflitto è solo tra Russia e Ucraina, ma in questi giorni si parla spesso di “terza guerra mondiale”. Il conflitto potrebbe estendersi, includendo altre nazioni della NATO, compresa l’Italia, e gli alleati russi, ovvero Cina e Iran. In Italia il servizio di leva non è più obbligatorio, ma può essere ripristinato in caso di mancanza di personale militare, in caso di guerra o di crisi internazionale. Se l’Italia dovresse entrare a far parte del conflitto, è probabile che il Governo decida di chiedere aiuto ai suoi cittadini. In quel caso verrebbero arruolati tutti gli uomini dai 17 ai 45 anni, dopo una visita medica. Sarebbero esclusi tutti gli uomini con una delle seguenti esenzioni:
figlio o fratello di militare deceduto in guerra;
fratello di militare deceduto durante la prestazione del servizio;
orfano di entrambi i genitori (primogenito);
vedovo o celibe con prole;
arruolati con prole;
unico fratello convivente di disabile non autosufficiente;
primo figlio maschio di genitore invalido per servizio o caduto in servizio;
rinvii per motivi di studio;
terzo (o successivo) figlio maschio se (almeno) due fratelli avevano già assolto completamente il servizio di leva;
responsabile diretto della conduzione di impresa familiare;
difficoltà economiche o familiari con particolari responsabilità lavorative.
Altre Notizie della sezione
Le nuove rotte dell’immigrazione
22 Novembre 2024Negli ultimi dieci anni il numero degli atenei in Italia è aumentato così come il ventaglio dei corsi di laurea disponibili. Tendenza che ha favorito lo spostamento di ragazzi e ragazze da una città all’altra. Le regioni di destinazione sono prevalentemente posizionate nel centro nord, aree che attraggono anche un numero crescente di studenti provenienti dall’estero. L’analisi dell’Osservatorio libere professioni.
Documenti classificati ai servizi segreti russi, telecamere nascoste nei taxi
21 Novembre 2024Per la Procura si prestavano a reperire fotografie di installazioni militari e informazioni su tecnici specializzati nel campo dei droni e della sicurezza elettronica.
Toghe e politica, scontro finale per l’egemonia.
20 Novembre 2024Siamo al compimento di una guerra iniziata trent’anni fa con Tangentopoli. E la posta in gioco è enorme: il ripristino di un equilibrio che forse non c’è mai stato.