Il presunto furto del profumo a Fiumicino, il video su Fassino trasmesso in procura
Saranno i magistrati di Civitavecchia a valutare le immagini acquisite dalla Polaria e a prendere in esame l'informativa su quanto accaduto.
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La voce si rincorre da giorni, da quando Il Fatto Quotidiano ha portato alla luce la denuncia del duty free dell’aeroporto di Fiumicino per presunto furto di un profumo. “Secondo ambienti del lavoro aeroportuale – scrive il quotidiano online Open – Piero Fassino è recidivo. Per questo è stato denunciato. E per questo i vigilantes lo stavano tenendo d’occhio. E per questo gli agenti della Polaria hanno deciso di ascoltare altri dipendenti dell’esercizio commerciale, non in servizio lunedì 15 aprile”. Quel giorno, nella tasca del deputato del Partito Democratico, i vigilantes gli trovarono un profumo, Chance di Chanel, in vendita nell’esercizio commerciale. La scena sarebbe stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza che, scrive sempre Open, “lo smentiscono: nelle immagini lo si vede mettersi in tasca il profumo senza avere il telefono tra le mani, come da lui sostenuto. E lo si vede anche uscire dall’esercizio commerciale prima dell’intervento dei vigilantes, anche se lui ha detto che sono intervenuti quando era ancora in loco”.
“Non sto bene, non vivo bene questa vicenda, che mi suscita disagio e molto malessere – ha commentato l’esponente dem a Rtl – . È tutto frutto di un equivoco, di un malinteso che spero si chiarisca. Io sono andato all’aeroporto di Fiumicino, sono passato al duty free, ho preso dagli scaffali un profumo per mia moglie, ma avendo le mani impegnate da trolley e telefono l’ho messo nella tasca del giaccone che indossavo. Questo gesto, fatto ingenuamente, in realtà è stato visto da un addetto alla sicurezza, che mi ha fermato chiedendomene conto, ho cercato di spiegare, ma non ha ritenuto che la mia spiegazione fosse esauriente, ha chiamato un agente di polizia, registrando il fatto. È un episodio che mi mette profondamente a disagio. In vita mia non ho mai rubato nulla. In cinquant’anni di attività politica non ho mai compiuto gesti simili. Spero che questa cosa possa chiarirsi”.
L’inchiesta è nelle mani della Procura di Civitavecchia, consapevole che per procedere con ulteriori accertamenti come perquisizione personale e domiciliare, da Costituzione, deve chiedere l’autorizzazione alla Camera dei deputati. Fassino, in quanto rappresentante parlamentare, gode infatti dell’immunità. Una possibile exit strategy arriva tuttavia dall’ipotesi che il duty free ritiri la denuncia. Come scrive il Corriere della Sera, “la nuova norma (Cartabia) prevede che i magistrati procedano per querela ma, in seguito, è sempre possibile ritirarla. Oppure che propendano per la ‘tenuità del fatto‘”.
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