Ita Airways va in rosso di 486 milioni.
E poi dicono che non ha continuità con Alitalia….
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La compagnia di bandiera italiana, Ita, è andata in rosso per 486 milioni nel 2022. Ovviamente ci sono mille motivi che vengono addotti, tra cui il covid, costi carburante, tassi cambio euro/usd… tutti esterni e indipendenti dalla volontà degli amministratori…
Sono pressoché inesistenti aziende che si possono permettere un passivo del genere a meno che, per l’appunto, non ci sia lo Stato (noi contribuenti) a foraggiare.
Questa storia l’abbiamo già vista per più di venti anni col babbo di Ita, Alitalia, e governi di ogni tipo che hanno foraggiato fino all’ultimo momento ricavando solo, l’altro giorno (1), una intimazione della Commissione europea a riprendersi il prestito di 400 milioni che, nel frattempo, si era trasformato in una donazione.
Nonostante la Commissione abbia detto che questi soldi non vadano richiesti a Ita, anche se ha preso tutto gratis da Alitalia, pur senza questa mannaia europea, i 486 milioni di oggi hanno l’odore di un presagio drammatico: la gestione di Stato di questo vettore lo sta portando diritto diritto sullo stesso binario di Alitalia. Si potrebbe dire che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”, dove il lupo sono tutti coloro che vomitano di italianità nei cieli, costi quel costi.
Siamo in tempo a fermarci o quantomeno a prendere nella dovuta considerazione le diverse offerte di partenariato che porterebbero questo vettore nel libero mercato… ma sindacati e nazionalisti sembra che siano insensibili, tanto non pagano loro, ma il solito Stato. Quanto durerà?
1 – https://www.aduc.it/articolo/alitalia+soldi+illeciti+dello+stato+vittoria+pirro_36042.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
Comunicato stampa dell’Aduc
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